Torre (Cgil): “il reddito di cittadinanza non crea opportunità di lavoro”
Secondo Jorge Torre segretario della Cgil Ticino Olona, la Regione deve al più presto completare la stesura del Piano regionale contro la povertà
«Attendiamo la stesura del piano regionale contro la povertà per aiutare i cittadini e contrastare il lavoro povero». Ad affermarlo Jorge Torre segretario della Cgil Ticino Olona a fronte del primo bilancio relativo al reddito di inclusione REI, introdotto nel 2017, al quale attualmente accedono circa 8mila famiglie lombarde.
L'assegno mensile, per il momento, è destinato a 55mila persone, ma i numeri aumenteranno visto che la valutazione di assegnazione non è più in base alle condizioni economiche bensì al requisito famigliare. «In questo momento – precisa Torre -, siamo in attesa che la Regione completi al più presto la stesura del Piano regionale contro la povertà, come da impegni previsti dal Programma regionale di Sviluppo della XI legislatura, che ha recepito le indicazioni del D.Lgs. 147/2017».
Il rinnovato REI dovrà prevedere un finanziamento adeguato per «rafforzare i servizi sociali e le reti di protezione e di riattivazione anche lavorativa sul territorio, con lo scopo di dare concrete risposte alle persone che vivono in condizioni di estrema povertà nella nostra regione, con particolare attenzione alle famiglie con minori. Lo sviluppo del piano regionale di attuazione del REI deve assicurare interventi adatti a sostenere l’inclusione delle persone che hanno bisogni complessi, ma tale obbiettivo ci pare ancora lontano rispetto alle domande che la condizione delle persone pongono».
I 96 ambiti territoriali, in cui sono articolati i 1523 Comuni in Lombardia, potranno ricevere circa 32 milioni di euro già stanziati dal piano nazionale per l’implementazione delle reti sul territorio, solo dopo che il Piano regionale sarà presentato ed approvato dal Ministero. «Il finanziamento ed il rafforzamento dell’infrastruttura sociale sul territorio – afferma Torre – sono fondamentali per la predisposizione dei progetti personalizzati di inserimento».
Per quanto riguarda il redditto di cittadinanza Torre ha commentato: «Riteniamo sbagliata l’idea del reddito di cittadinanza poiché non affronta il problema vero del creare opportunità di lavoro».
Secondo Torre va considerato che tra i fattori che determinano le condizioni di povertà c'è la dimensione della quantità e qualità del lavoro «Nel nostro territorio è fortemente presente il così detto lavoro “povero” e senza diritti. Bisogna determinare le condizioni per creare lavoro di qualità con diritti, bisogna consentire la costruzione di percorsi prioritari e il rafforzamento dei servizi dedicati al lavoratrici e lavoratori svantaggiati. A coloro che sono fragili integrando e rafforzando sul serio il sistema di welfare pubblico sul territorio». Secondo Torre risulta importante incrementare le risorse per «estendere la platea e l’entità dell’assegno REI come strumento di lotta alla povertà. Vanno inclusi incondizionatamente, a differenza di quanto accade ora, i cittadini stranieri con permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno».
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