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Tosi: i lavoratori della Carpenteria vincono il ricorso

Qattro lavoratori saranno reintegrati in fabbrica SINDACATI: «IL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO CHE INTENZIONI HA CON LA TOSI?»

I quattro lavoratori del reparto Carpenteria Franco Tosi dovranno essere reintegrati in fabbrica. Una sentenza che arriva in un momento particolarmente delicato per il futuro dell’azienda che sta per affrontare la cassa integrazione ordinaria. 

La notizia è stata ufficializzata questa sera, giovedì 27 settembre, dai sindacati Fim e Fiom. Ad essere coinvolti nella vicenda sono una decina di lavoratori del reparto Carpenteria ceduti lo scorso aprile dalla proprietà del sito di Legnano e destinati allo stabilimento della Bruno Presezzi SPA in Brianza. Di questi dipendenti solo quattro hanno deciso di arrivare sino alla fine del procedimento.

Secondo il dispositivo del Tribunale del lavoro di Busto Arsizio  «Il ricorso è fondato e merita accoglimento». Come spiega Renato Esmeraldi, segretario generale Fiom Cgil di Legnano, il provvedimento del 205 è illegittimo e vìola i dispositivi di legge e di contratto vigenti. Pertanto i lavoratori ricorrenti dovranno essere reintegrati «in mansioni conformi al loro inquadramento contrattuale» mansioni esistenti nello stabilimento di Legnano.

I 4 lavoratori potrebbero essere coinvolti nella mobilità avviata dalla società brianzola. Situazione per la quale è stato organizzato un tavolo di confronto in Confindustria mercoledì 3 ottobre. In ogni modo per sindacati resta una «grande vittoria conquistata dai legali di FIM e FIOM Arianna Di Paola e Luigi De Andreis – commenta Esmeraldi -. Un esito che nei fatti riconferma in giudizio le ragioni sindacali sostenute al tavolo di trattativa già dall’inizio della vicenda, dove si contestava la natura del ramo d’azienda e, soprattutto, gli impegni presi sul mantenimento occupazionale nel sito produttivo di Legnano nell’accordo sindacale del giugno 2015 al Ministero del Lavoro»

Ad intervenire anche Christian Gambarelli Segretario Fim Cisl Milano che ha invitato FIM e FIOM ad essere ancor più determinati, insieme a tutti i lavoratori, nel battere tutte le strade possibili «affinché lo sviluppo della società, il rilancio produttivo della Franco Tosi avvenga a Legnano, salvaguardando tutta l’occupazione. Per tali ragioni ci auguriamo che la chiusura di tale vicenda nelle aule giudiziarie possa determinare con più forza delle relazioni sindacali improntate al confronto preventivo e di merito circa tutte le più varie problematiche che dovessero sorgere in futuro. Relazioni sindacali tese, quindi, allo sforzo di ricercare soluzioni non unilaterali ma condivise con la rappresentanza dei lavoratori».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Settembre 2018
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