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Trasloco Tosi: i lavoratori a Roma ottengono un incontro al Mise

L'appuntamento è fissato per martedì 13 marzo - Al tavolo di confronto sono invitati proprio tutti, compreso il sindaco Fratus

Obiettivo raggiunto! I lavoratori della Tosi hanno ottenuto un incontro al Ministero dello Sviluppo economico a Roma per scongiurare l'ipotesi del traslocco e trovare un punto d'incontro tra la nuova proprietà Presezzi e il commissario fallimentare Andrea Lolli.

L'appuntamento è fissato per martedì 13 marzo. Al tavolo di confronto sono invitati proprio tutti, compreso il sindaco Gianbattista Fratus e una rappresentanza della Regione Lombardia. 

Ieri mattina, giovedì 1 marzo, dopo aver viaggiato tutta la notte per raggiungere la capitale, la rappresentanza di lavoratori Tosi ha dato vita ad un presidio proprio sotto al Mise. Le porte dell'ente si sono aperte e una delegazione sindacale è stata ricevuta. I sindacalisti hanno esposto le preoccupazioni espresse dai lavoratori riguardo al trasferimento della Franco Tosi in una località diversa da quella storica: un trasloco che porterebbe delicate conseguenze anche di natura occupazionale.

In prima linea con gli operai, anche Mirco Rota della Fiom Nazionale, che in questi anni ha seguito passo a passo l'odissea dell'azienda metalmeccanica legnanese. «È un buon risultato – afferma Rota -. Speriamo che l'incontro porti esiti altrettanto positivi. L'obiettivo è sbloccare la delicata vicenda riguardante l’acquisto delle aree su cui si trova lo stabilimento»

Come spiega Rota, durante l’incontro «ci è stato comunicato da parte del Mise che gli organi della procedura concorsuale non hanno ritenuto congrua l’offerta presentata dalla Franco Tosi e, quindi, ritengono di non poterla prendere a riferimento come base d’asta per la gara di vendita. La ragione di questo sta nel fatto che tra la perizia in mano alla procedura e l’offerta di acquisto della Franco Tosi ci sarebbe una differenza troppo ampia, anche alla luce delle valutazioni del Comitato di Vigilanza».

Al fine di individuare una possibile soluzione in tempi brevi, il Mise ha riconvocato tutte le parti interessate, Presezzi, il commissario Lolli, i sindacati e «anche le rappresentanze istituzionali. Sarà importante la presenza del sindaco Fratus – afferma Rota -. L’ipotesi da valutare, oltre a quella di chiedere alla Franco Tosi di incrementare la propria offerta, è quella di formulare in tempi rapidi una terza perizia, rispetto alle due che oggi presentano valori molto diversi tra di loro».

Le Rsu della Franco Tosi, insieme a Fim, Fiom e Uilm, «valutano positivamente l’incontro di oggi e auspicano che, attraverso un atteggiamento responsabile da parte di tutte le parti coinvolte, si possa arrivare, nell'incontro del 13 marzo, ad una soluzione positiva della vicenda che consolidi e garantisca la permanenza della Franco Tosi Meccanica nella sua sede storica di Legnano»

Dello stesso parere Christian Gambarelli, segretario generale della FIM CISL Milano Metropoli«Grazie al coraggio dei lavoratori che hanno ascoltato il nostro appello alla mobilitazione, oggi abbiamo ottenuto un importante risultato. Il prossimo 13 marzo è convocato un tavolo di confronto al Mise per sbloccare definitivamente il tema dell’area industriale e rilanciare con impegni concreti la Franco Tosi di Legnano. Ora come sindacato faremo la nostra parte, ma tutti i soggetti coinvolti, a partire da Presezzi, devono fare un passo in avanti per portare a compimento gli impegni presi e rilanciare il valore della Tosi».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Marzo 2018
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