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Trasloco Tosi: lavoratori e sindacati vanno al MISE

Per cercare di smuovere le acque, i sindacati con i lavoratori hanno deciso di dar vita, l'1 marzo, a un presidio sotto al MISE 

È il caso di dirlo, la situazione Tosi è "congelata", o meglio bloccata. E per cercare di smuovere le acque, i sindacati con i lavoratori hanno deciso di dar vita a un presidio sotto al MISE per chiedere un'udienza, «ma questa volta che sia risolutiva». A confermarci l'iniziativa Mirco Rota sindacalista della Fiom Cgil, che ha definito la situazione letteralmente paradossale.

I rapporti tra Presezzi e il commissario straordinario Andrea Lolli (che ha in gestione la procedura fallimentare della ex Tosi) sono sempre più tesi. I brianzoli, dopo aver permesso la rinascita della fabbrica metalmeccanica, hanno espresso la volontà di rimanere in piazza Monumento impegnando un milione di euro per l'acquisto dell'area attualmente occupata. Offerta, quest'ultima, che è stata respinta dal commissario Lolli, il quale, annunciando di dover fare gli interessi dei creditori, ha avviato una prima perizia dell'area. I tempi tecnici si sono dilatati e l'insofferenza di Presezzi è aumentata di conseguenza. Così l'ipotesi di traslocare la Tosi a Burago non è mai sfumata, anzi sta prendendo sempre più forma. Poi, sul caso è intervenuto anche il sindaco Fratus che recentemente ha voluto incontrare entrambe le parti per approfondire il margine di ritaglio effettuabile sulla perizia dell'area occupata dalla Tosi.  

Nei giorni scorsi, inoltre, è saltato un incontro tra Presezzi e il commissario Lolli un fatto che ulteriormente preoccupato i sindacati. Da qui, Presezzi, ha espresso la volontà di trasferire al più preso la carpenteria della Tosi, che ad oggi impiega una parte significativa di addetti, in Brianza. «Se così fosse dichiara  Christian Gambarelli, segretario generale della FIM Cisl Milano Metropoli – inizieremmo a perdere il cuore pulsante dell’azienda in termini produttivi».

A questo punto sindacati, con i lavoratori, hanno deciso di scendere in campo: una delegazione partirà la sera di mercoledì 28 febbraio per raggiungere Roma. Il gruppo, la mattina di giovedì 1 marzo, farà sentire la sua voce in maniera forte e chiara.  «Vogliamo che il Ministro Calenda ci riceva – commenta Gambarelli -. Non possiamo perdere altro tempo. Pena la perdita di un perno della storia industriale di Legnano e di tutto l’Alto Milanese. Auspico la massima partecipazione. Servono risposte precise entro marzo, non si può ancora tergiversare». 

Dello stesso parere anche Giuseppe Oliva, responsabile Welfare della Cisl Milano Metropoli, nonché  punto di riferimento della Cisl per l’Alto Milanese «Ognuno deve fare fino in fondo la propria parte  sono convinto che solo così questa vicenda potrà avere quell’epilogo positivo in cui tutti noi speriamo. Proprietà, commissario, amministrazione comunale, parti sociali, ciascuno dovrà agire in modo responsabile, tenendo ben presente cosa rappresenta la Franco Tosi per questo territorio: un bene che viene prima degli interessi di parte»

Di seguito la lettera inviata al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e a Giampiero Castano responsabile gestione area Crisi: «Come sicuramente è di sua conoscenza la situazione della Franco Tosi Meccanica Spa di Legnano si trova ormai da diverso tempo in una situazione di stallo, determinata da un’incertezza relativa all’acquisto dell’area su cui si sviluppa l'attività industriale della stessa. Area, che nonostante un’interlocuzione continua tra la procedura e la proprietà stenta a definirsi determinando continue e sempre più concrete dichiarazioni da parte dell’azienda di un trasferimento dalla sua area storica di Legnano verso altri contesti. Preoccupazioni che portano i lavoratori della Franco Tosi Meccanica Spa a manifestare nella sede del Mise nella giornata di giovedì 1 marzo, per evidenziare tutta la preoccupazione verso un possibile trasferimento che segnerebbe la fine della Franco Tosi almeno per le sue caratteristiche e potenzialità industriali, con delicate conseguenze occupazionali. Per queste ragioni, e consapevoli dell’attenzione che il Suo Ministero ha sempre dedicato rispetto a questa vertenza, Le chiediamo che contestualmente alla presenza dei lavoratori una delegazione sindacale possa essere ricevuta per evidenziare tutte le preoccupazioni rispetto a questa vicenda. Certi di un Suo pregevole riscontro porgiamo cordiali saluti».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Febbraio 2018
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