«La politica e il mondo aziendale sono pronti a partecipare attivamente ad un confronto per costruire il futuro?». Se lo domanda la confederazione territoriale Cgil, Cisl e Uil a seguito dell'istituzione della consulta Economia e Lavoro, avviata a luglio in "sostituzione" di EuroImpresa, «un motore mai partito». 

Ad affrontare l'argomento Jorge Torre, segretario della Cgil Ticino Olona, Giuseppe Oliva, segretario della Cisl Milano Metropoli, e Stefano Dell’Acqua, delegato territoriale per la Uil Milano Lombardia. Il tavolo di lavoro, voluto dal mondo sindacale per affrontare la sfida dell'Industria 4.0 nell'Alto Milanese, vede la partecipazione di Confindustria, Confartigianato, Confcommercio e rappresentanti del mondo politico. 

«Ci auguriamo che questa consulta non si trasformi in un tavolo vuoto di contenuti – commenta Torre -. Intendiamo lavorare guardando al futuro. In questo momento, però, sorge spontanea una domanda: quali sono le intenzioni della politica? La consulta può essere uno strumento costruttivo per tutto il tessuto sociale». Il timore per le rappresentanze sindacali è proprio quello di assistere a «un buco nell'acqua come quello di EuroImpresa. Quando domandiamo alle aziende e alla politica di intervenire non otteniamo risposte. Questa è la reale criticità».

«I nuovi lavori – spiega Torre -, i nuovi equilibri occupazionali e il welfare per gli occupati ed i disoccupati cambieranno radicalmente nei prossimi anni, di conseguenza occorre iniziare da subito una riflessione collettiva per anticipare le soluzioni. La Consulta economia e lavoro rappresenta lo strumento idoneo per poter dare risposte».