In merito al decreto emesso dal Tribunale di Milano nel procedimento RGL n. 5897/2017 promosso da FP CGIL TICINO OLONA Aemme Linea Ambiente ricorda che «è stata ritenuta la non legittimità della istituzione da parte dell’Azienda di un registro delle presenze in assemblea ed è stata, invece, respinta la domanda del Sindacato concernente la pretesa illegittimità della richiesta aziendale di completamento delle attività interrotte, dopo il termine dell’assemblea». Qui l'articolo: ALA, il Tribunale "condanna" la condotta antisindacale

E commenta: «Con riferimento alla questione concernente il registro delle presenze l’Azienda ribadisce che, come anche comunicato all’ Organizzazione Sindacale il 26 aprile 2017, tale registro ha avuto l’esclusiva finalità di consentire la verifica delle ore rilevate mediante timbratura ed il solo scopo della corretta imputazione, senza errori contabili, delle ore utilizzate per dai singoli lavoratori per l’assemblea – commenta Ala in un comunicato stampa – Quanto alla questione relativa alla richiesta aziendale di completamento delle attività di lavoro, interrotte per partecipare all’assemblea, al termine della medesima (con la corresponsione ai lavoratori interessati, se del caso, del compenso per lavoro straordinario), la tesi dell’Organizzazione Sindacale secondo la quale il Tribunale di Milano ne avrebbe “implicitamente” circoscritto gli ambiti, non è corretta: il Giudice ha esaminato i fatti posti alla sua attenzione da parte del Sindacato, fatti che in tesi del Sindacato medesimo avrebbero dovuto condurre ad una pronuncia di comportamento antisindacale, e, all’esito di detto esame, ha respinto la domanda».

Indipendentemente da quanto sopra, giovedì 20 luglio, ALA e le Organizzazioni Sindacali hanno proseguito – come stabilito in precedenza – il tavolo di lavoro per l’analisi della prossima piattaforma inerente il contratto integrativo aziendale.