In 300 sotto la pioggia per festeggiare il "Primo Maggio", tornato ad animare piazza S.Magno.

Partecipato il corteo che stamattina, lunedì 1 maggio, si è snodato per il centro città. A camminare con i sindacalisti, numerosi lavoratori, disoccupati  e stranieri con permesso di soggiorno che lavorano sul territorio.

Dopo diversi anni "d'esilio" in piazza Don Sturzo, la festa dedicata ai lavoratori ha riconquistato il centro di Legnano.

«Sono felice che la festa del Primo Maggio sia tornata in piazza – ha esordito sul palco il sindaco Alberto Centinaio – . Ricordo inoltre che siamo a pochi metri da due fabbriche storiche di Legnano: la Franco Tosi e la Manifattura. Ecco, se ridivento sindaco, voglio illuminare la ciminiera, vero simbolo della nostra città».

Il primo cittadino si è soffermato sulla situazione della Tosi precisando che «non tutte le nubi si sono dissolte e di certo non possiamo lasciare ai lavoratori un futuro incerto. Proprio in questi giorni ho inviato una lettera al Mise per chiedere maggior supporto e un incontro a Milano, così da sbloccare la situazione. Speriamo di avere una risposta al più presto: la Franco Tosi deve restare e produrre a Legnano».

Infine, invitando i sindacalisti a partecipare, il sindaco ha annunciato l'avvio di una Consulta dell'economia e del lavoro, un primo passo per cercare di ristabilire un tessuto industriale e occupazionale: «Abbiamo ancora imprenditori che cercano di essere competitivi – ha affermato Centianio -. Il nostro è un territorio invidiabile e la politica deve fare la sua parte, ecco perchè vogliamo dare vita alla Consulta dell'Economia e del Lavoro, alla quale hanno aderito 20 tra i 22 Comuni dell'area omogenea. Al tavolo ovviamente sono invitate tutte le rappresentanze sindacali».

Accogliendo ufficialmente l'invito a partecipare attivamente alla Consulta, Jorge Torre, segretario generale della Camera del Lavoro della Cgil Ticino Olona, Giuseppe Oliva, segretario di Cisl Milano Metropoli, e Stefano Dell'Acqua della Uil hanno ribadito quanto sia stagnante la situazione di crisi nel mondo del lavoro: «Sono passati 10 anni e siamo ancora in un periodo di blocco. Le aziende addirittura non licenziano più, costa troppo, quindi non pagano lo stipendio».

In chiusura, prima di dare posto ai comici di Zelig per un inedito momento di spettacolo e divertimento, Torre ha ricordato che oggi, lunedì 1 maggio, si festeggia anche la strage di Portella della Ginestra:  «Questo evento non è solo dedicato a chi lavora o è disoccupato in cerca d'impiego. Questa giornata è rivolta anche a coloro che il lavoro temono di perderlo, intrappolati in un sistema che non valorizza più il lavoro vero. Si deve cambiare marcia, tornare a parlare di questo tema con orgoglio e coraggio: senza lavoro e investimenti la crisi continuerà. Dobbiamo intervenire. La Consulta dell'Economia e del Lavoro è un primo passo per cercare di evitare l'impoverimento di questo territorio. Invitiamo quindi tutte le amministrazioni dell'Area Omogena a collaborare per costruire le condizioni per cambiare. Alle imprese non servono sgravi contributivi o aiuti fiscali a pioggia, ma un vero e proprio Piano per il lavoro sul territorio. Noi non ci rassegniamo. Buon Primo Maggio a tutti».

Foto di Luigi Frigo