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Primo Maggio in città: corteo, comizi e comicità

Con lo slogan "Lavoro: le nostre radici, il nostro futuro”, anche i sindacalisti legnanesi scenderanno in piazza con i lavoratori.

«Rivedere con un senso di positività il tema del lavoro dopo anni di crisi nera». È la sfida lanciata dai sindacalisti legnanesi che oggi, venerdì 28 aprile, hanno presentato il programma per la "Festa dei lavoratori", che a Legnano sarà caratterizzata da uno spettacolo con i comici di Zelig. 

Lunedì 1° maggio, con lo slogan "Lavoro: le nostre radici, il nostro futuro”, i sindacati Cgil, Cisl e Uil locali e nazionali scenderanno in piazze unitamente per dar vita alla tradizionale manifestazione.

Nella sede rossa di via Volturno Jorge Torre, segretario generale della Camera del Lavoro della Cgil Ticino Olona, Giuseppe Oliva, segretario di Cisl Milano Metropoli, e Stefano Dell'Acqua della Uil hanno dato tutti i dettagli dell'evento in città.

Alle 10, lavoratori, disoccupati e cassaintegrati si troveranno in piazza Monumento con i sindacalisti per dar vita ad un corteo che si snoderà per il centro e si concluderà in piazza S.Magno. Dopo gli interventi sindacali e istituzionali, sarà dato spazio ai comici Chicco Paglionico, Fausto Solidoro e Silvio Cavallo. 

Il quadro dell'occupazione nella Citta Metropolitana non ha subito una svolta. Dal 2013 al 2016 è stato registrato un deciso aumento realativo agli avviamenti al lavoro complessivi, passati da 39.210 a 43.725. Un dato apparentemente positivo, ma che nasconde una realtà ben diversa secondo i tre sindacalisti.

«Se guardassimo semplicemente i numeri  – spiega Torre con i due colleghi – verrebbe da pensare che siamo in ripresa, eppure anche i 378 avviamenti in più registrati nel primo semestre 2017 sono un dato, come dire… sfalsato. La situazione è ancora difficile: molti lavoratori contano arretrati perchè le aziende non riescono a pagare. Altri continuano a non trovare un'occupazione. È da almeno 7 anni che stiamo vivendo momenti terribili. In questo periodo i numeri danno un quadro statico: non c'è ripresa nè ulteriore calo. La situazione è stagnante e precaria: la qualità del lavoro è diminuita e all'orizzonte non si intravede la via di miglioramento. In questo momento il tema del lavoro è associato alla sua precarietà, frammentazione, e crisi aziendale. Per questo dobbiamo sforzarci di ripensare il lavoro con uno sguardo positivo. 

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Aprile 2017
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