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Gruppo Tamini: la situazione invariata, sindacati preoccupati

Le dichiarazioni di Renato Esmeraldi della FIOM-CGIL al termine dell'incontro al Mise

La situazione Tamini resta invariata e le parti sindacali non nascondono la loro preoccupazione in quanto non è stato presentato alcun piano Industriale a firma del gruppo che comprende i siti di Melegnano, Legnano, Ospitaletto, Valdagno, Novara e Rodengo. 

È quanto emerge al termine dell'incontro sindacale del Gruppo Tamini Trasformatori, tenutosi ieri, venerdì 31 marzo, al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma. Il primo a commentare la situazione Renato Esmeraldi della FIOM-CGIL Ticino Olona: «Contrariamente agli impegni assunti dalla Società negli incontri precedenti e verbalizzati in sede ministeriale, a tutt’oggi la società ha esplicitato l’impossibilità di presentare il Piano Industriale senza peraltro indicare alcuna prevedibile scadenza entro la quale presenterà tale Piano adducendo inoltre la motivazione del cambio di vertice di Terna quale soggetto proprietario del Gruppo Tamini. Cambio di vertice che avverrà il 27 di aprile. Aspetto del tutto strumentale e non accettabile perché conosciuto da tempo».

La delegazione sindacale, unitariamente, ha ribadito non solo la forte preoccupazione della mancata presentazione del Piano Industriale ma, soprattutto, «considera assai grave la scarsa affidabilità della Direziona Aziendale relativamente al mancato rispetto degli impegni esplicitati e sottoscritti nella sede istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico – spiega il sindacalista -. Ciò tanto più in una situazione nella quale la Società Terna ha già presentato da circa un mese il proprio Piano Industriale senza alcun riferimento alla controllata Tamini. Inoltre, pur se la situazione relativa al carico di lavoro del 2017 risulta essere acquisita sino a settembre, la Direzione Aziendale ha fornito i dati economici e produttivi relativi al 2016: a fronte di 112 milioni di fatturato si è determinata una perdita di 20 milioni. Una situazione che consideriamo molto preoccupante e che richiederebbe interventi decisi sia sul versante commerciale che produttivo, entro un Piano Industriale, il più possibile condiviso con tutti i lavoratori e le loro rappresentanze».

La funzionairia del Ministero dello Sviluppo Economico ha esplicitato che il Ministro solleciterà direttamente a Terna la presentazione del Piano Industriale di Tamini. Al termine dell’incontro, la Delegazione sindacale, unitariamente, ha assunto la decisione di «svolgere le assemblee in tutte le fabbriche del Gruppo – commenta Esmeraldi – per aggiornare i lavoratori della situazione e proclamare uno Sciopero Generale in tutte le relatà produttive di 8 ore in concomitanza con tale giornata di mobilitazione svolgere un presidio, con la presenza di delegazioni da tutte le fabbriche, presso l’azienda della Presidente di Terna a Novara. Ciò per evidenziare e rendere pubblica una situazione di stallo così scandalosa». 

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Aprile 2017
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