Un centianio di palloncini "liberati" in cielo per dire "no" ai voucher  e chiedere diritti sul lavoro negli appalti. Anche a Legnano i sindacalisti della CGIL sono scesi in piazza per dar vita alla giornata nazionale  "Con 2 SI, Libera il lavoro- Tutta un’altra Italia". Manifestazione tenutasi oggi, sabato 11 febbraio, alle Gallerie Cantoni. 

Come ha spiegato Torre Jorge Segretario Generale CGIL Ticino Olona: «Siamo ancora in attesa che il governo fissi la data per i due referendum popolari,da tenersi entro il 15 giugno, in cui chiederemo l’abrogazione dei voucher e il ripristino della responsabilità solidale in materia di appalti. Per l’occasione sono intervenuti i delegati e attivisti anche nella nostro comprensorio con un volantinaggio a Legnano. Vogliamo garantire ed estendere i diritti e le tutele e cambiare profondamente le leggi sul lavoro, a partire da quelle sui voucher e sulla responsabilità solidale negli appalti. La giornata nazionale di mobilitazione serve anche a sollecitare il Governo a definire al più presto la data del voto referendario e il Parlamento a discutere la legge di iniziativa popolare sulla Carta dei diritti universali». 

Alle 12, come nelle altre città d’Italia, simbolicamente sono stati lanciati in cielo numerosi palloncini con gli slogan di entrambi i referendum popolari. «Un gesto per dire che la CGIL è impegnata in prima persona in una grande campagna per liberare il lavoro – spiega Torre -, garantire ed estendere i diritti e le tutele e cambiare profondamente le leggi sul lavoro, con i due referendum e con la proposta di legge di iniziativa popolare sulla Carta dei diritti universali che ci auguriamo il Parlamento discuta al più presto».

Giuseppe Massafra, della segreteria nazionale confederale della Cgil, ha partecipato al presidio sul piazzale della Camera del Lavoro di Milano: "è  stata una bellissima festa, ha detto, che ci mette nelle condizioni di cominciare una campagna elettorale importantissima nel migliore dei modi, con grande entusiasmo e convinzione. Lo spirito giusto per intraprendere una battaglia epocale che dovrà vedere protagoniste tutte le persone; una battaglia che rimette al centro la loro condizione e rimette il lavoro al primo posto, per ricostruire una società diversa".

Immagini a cura di Luigi Frigo