Dopo l’incontro di oggi in Assolombarda, a Milano, Fim, Fiom e Uilm territoriali in agitazione per quello che viene definito "un atteggiamento ostile della Tamini nei confronti della costituzione del coordinamento sindacale delle Rsu degli stabilimenti del gruppo". Domani, martedì 20 dicembre, è prevista la convocazione al Mise a Roma. Di seguito il comunicato sindacale unitario.

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La dirigenza aziendale di Tamini Trasformatori non ha compiuto nessun passo indietro, confermando un atteggiamento ostile nei confronti della costituzione del coordinamento sindacale delle Rsu degli stabilimenti del gruppo, così come richiesto da Fim, Fiom e Uilm.
Le tre sigle sindacali metalmeccaniche territoriali e le Rsu oggi nell'incontro in Assolombarda a Milano si sono infatti trovate di fronte di nuovo ad un atteggiamento di chiusura da parte dell'azienda che conta più di 400 dipendenti tra i siti di Melegnano, Legnano, Ospitaletto, Valdagno, Novara e Rodengo. La prosecuzione di un andamento negativo delle relazioni industriali nei tavoli di confronto non fa altro che confermare le preoccupazioni di lavoratori e sindacati sulle prospettive future e sul mantenimento dei livelli occupazionali, soprattutto in vista del nuovo incontro in calendario domani a Roma.
È prevista per domani, martedì 20 dicembre, infatti, la convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico di Fim, Fiom e Uilm, Rsu e vertici aziendali nel corso della quale, da parte delle rappresentanze sindacali, verranno ribadite le incertezze per il quadro complessivo del gruppo Tamini e per la mancata presentazione del piano industriale che era stato promesso entro il mese di dicembre ma che invece, su stessa conferma dell'azienda, non sarà ufficializzato entro i termini.

FIM, FIOM, UILM TERRITORIALI DEL GRUPPO TAMINI