Non solo guida le persone non vedenti facendo evitare ostacoli e barriere, Berny, il cane robot progettato dagli studenti del Facchinetti di Castellanza, è in grado di leggere, parlare e trasportare oggetti.

Dopo "Tina", il bipede programmato per giocare a tris e all'impiccato che sarà a breve presentato davanti al ministro Bussetti, la scuola castellanzese ha realizzato un nuovo prototipo a quattro zampe studiato per aiutare chi non riesce a camminare in autonomia e necessita di una guida intelligente.

Il cane-robot, attraverso un cellulare, un raspberry e una scheda arduino, si muove, risponde ai comandi vocali, "legge" gli ostacoli ed è interamente realizzato con materiale di recupero trovato in discarica.

Un progetto innovativo che ha già vinto la prima gara che si è svolta oggi, 20 marzo, a Reggio Emilia: la squadra di informatici e programmatori del quarto e quinto anno, coordinati dal docente Loris Pagani, è arrivata prima tra i 12 team partecipanti.

La prossima competizione sarà il 30 maggio a Parma dove è in palio anche un premio in denaro che potrebbe essere investito per sviluppare Berny usando materiali non di scarto e motori più performanti. L'obiettivo è metterlo in strada e farlo arrivare fino al parco vicino alla scuola. In versione ancora più performante il cane-robot potrebbe in un futuro non molto lontano davvero aiutare i non vedenti nella loro quotidianità.

Il progetto ha messo alla prova gli studenti e, come spiega Andrea, «ha permesso di migliorare il lavoro di squadra stimolandoci a trovare soluzioni e imparare insieme nozioni nuove». 

In una delle gare di robotica "on stage" i ragazzi porteranno poi in scena Berny, Tina e due scope che ballano il tango per sottolineare anche l'aspetto "umano" della robotica. Tutti progetti che hanno attirato l'interesse di Rai Scuola che a breve sarà al Facchinetti per girare un documentario.