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“Acqua che porta via” alla Biblioteca Marinoni

Saletta affollata in Biblioteca per la presentazione del libro di Fabrizio Canciani - L'incontro nel quadro del Centenario del “Bernocchi” e di un ciclo di incontri letterari dedicati all'Olona (“Olonia”)

[pubblicita]   Saletta affollata sabato 16 marzo per la presentazione del libro di Fabrizio Canciani, “Acqua che porta via”. L'incontro rientra nel quadro del Centenario del “Bernocchi” e in particolare di un ciclo di incontri letterari dedicati all'Olona (“Olonia”).

Sembra strano ma qualcuno ha scritto sul nostro fiume. Lo ha fatto Mario Alzati con alcuni romanzi  (es. “La bella gioventù di Olonia” che verrà presentato il 30 marzo in biblioteca) e appunto Fabrizio  Canciani.

Scrittore, disegnatore, cabarettista, musicista, cantante… Canciani in “Acqua che porta via” ha voluto scrivere un romanzo che è un vero atto d'amore nei confronti del fiume sulle cui sponde è nato.

“L’Olona esiste davvero – scrive Canciani – ed è per me una ferita aperta. Io sono nato sulla sua sponda destra. E questo racconto vuole essere un omaggio a un fiume tanto bistrattato (ma che non muore mai)”.

Il lettore non creda che il “giallo” (con tanto di cadavere… nell'Olona, mistero, trame “oscure”,  donne affascinanti, suspense…) sia una sorta di amarcord in salsa olonese.

Al contrario è un romanzo durissimo contro tutti coloro che da più di cento anni hanno fatto del fiume una vera e propria fogna a cielo aperto scaraventando nelle acque tutte le porcherie prodotte da uno sviluppo industriale senza freni dove masse di operai (ex-contadini) hanno conosciuto miseria e sfruttamento nelle fabbriche della “piccola Manchester” legnanese e le belle acque dell'Olona (almeno fino agli ultimi trent'anni dell'Ottocento) hanno ricevuto liquami di ogni genere.

Filature di cotone e seta, tintorie, stamperie di tessuti, cartiere, concerie, fabbriche varie… tutte responsabili di un degrado delle acque senza limiti. E poi non dimentichiamo gli stravolgimenti del corso del fiume per adattarlo allo sviluppo industriale e alle sue “necessità”.

Ma la colpa non è dell'Olona perché “ogni posto ha il fiume che si merita” (Canciani).

Insomma un romanzo da leggere per conoscere meglio il nostro territorio, la sua gente nel corso della storia e un fiume di cui si parla solo quando i livelli di inquinamento appaiono intollerabili oppure quando esonda (“s'incazza”).

Appuntamento il 30 marzo in biblioteca per l'ultimo capitolo dedicato all'”Olonia” (ore 10.30), sempre con il Bernocchi e il nostro simpatico aperitivo “bernocchino”.

Gruppo Centenario professionale e Sessantesimo tecnico Bernocchi

 

 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Marzo 2019
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