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Una lezione per spiegare la legge contro il cyberbullismo

A salire in cattedra la Polizia Locale, che ha spiegato ai giovani dell'Oratorio S.Pietro gli obiettivi della normativa approvata in questi giorni

Con una lezione contro bullismo e cyberbullismo la Polizia Locale di Legnano ha spiegato ai giovani dell'Oratorio S.Pietro l'entrata in vigore della nuova legge per sconfiggere il fenomeno.

L'iniziativa, suddivisa in due momenti, rientra nel progetto "Educare alla legalità", attività che tutti gli anni vede una decina di agenti impegnati nella diffusione dei valori civili e dei diritti di cittadinanza nelle scuole della città. L'evento si è concluso ieri, mercoledì 21 giugno, con un centinaio di piccoli ciclisti "in erba" che accompagnati dagli agenti hanno svolto una lezione di educazione stradale all'aria aperta.

«Lo speciale incontro dedicato al bullismo ed al cyberbullismo è stato organizzato all'Oratorio S.Pietro – spiega l'ufficiale Rosa Potenza referente del progetto -. Alla lezione hanno partecipato numerosi studenti delle scuole medie e con loro abbiamo parlato delle insidie del web e dell'approvazione della nuova normativa che cerca di tutelare le vittime del cyberbullismo e allo stesso tempo di contrastare questo fenomeno».

Infatti, è proprio di questi giorni l'approvazione del testo normativo che intende limitare l'eccessiva e pericolosa libertà che i minori trovano sul web. «Si tratta quindi di uno strumento per contenere il fenomeno e allo stesso tempo coinvolgere le scuole nel contrasto delle molestie online – ci spiega l'ufficiale Potenza -. Risulta bandita ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica in danno di minori».

Secondo la normativa contro il "bullismo telematico", il minore potrà chiedere direttamente al gestore del sito l’oscuramento o la rimozione "dell’aggressione online" (anche senza il consenso del genitore). Nel caso in cui il gestore ignori l’allarme, la vittima (qui necessariamente insieme al genitore informato), potrà rivolgersi al Garante per la Privacy, che adotterà i provvedimenti necessari entro 48 ore. 

Tra le novità, ha ricordato l'ufficiale Potenza, va segnalata la “procedura di ammonimento”: una volta compiuti 14 anni, il cyberbullo, accompagnato dai suoi genitori, potrà essere convocato e ammonito dal Questore con l’intento di renderlo consapevole delle sue azioni aggressive e della gravità di certi episodi.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Giugno 2017
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