Si è alzato il sipario sulla mostra "In scatola" alla scuola secondaria di primo grado Romano Rancilio di Parabiago. Un'esposizione che racconta il percorso didattico svolto dagli studenti delle classi prime durante il laboratorio artistico di quest’anno, condotto da Forsotudio.

Il workshop ha preso il via da una domanda: "Cosa significa orientarsi?". Durante il laboratorio non si è ragionato solamente sull’orientamento nella sua accezione più estesa, ma si è anche voluto giocare con manufatti, con le loro forme e con i materiali di cui possono essere costituiti. «Attraverso questo progetto gli alunni hanno imparato a misurare la realtà e a rielaborare il significato di spazio, disegnando e progettando un proprio mondo personale tra le pareti di una scatola – commentano dalla scuola -. Unico materiale a disposizione: gli oggetti di riciclo. Perché comprendere lo spazio e saperlo usare al meglio passa anche per il recupero delle cose che sembrano non servire più».

Il laboratorio si è articolato su tre fasi: "Come sono fatte le varie città del mondo? Imparare a riconoscere le di‑fferenze insegna nuovi punti di vista e nuovi orizzonti", "Come vorrei che fosse la mia realtà? Le mie esigenze e i miei desideri possono trovare forma in uno spazio ben preciso" e "Creazione della mia realtà tra le pareti di una scatola. Sperimento nuove possibilità espressive attraverso l’azione progettuale".

Al progetto coordinato da Salvatore Ponzo hanno partecipato, oltre a Forostudio, il coordinamento didattico con Donata Nebuloni, Cristina Morosi e Marzia Costa. La scuola ringrazia il dirigente scolastico Alida Gottardi e Fabio Lauriola, Marco La Ru­a e Ra­ffaele Ponzo.