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Coronavirus: due contagiati trasportati e ricoverati a Legnano

Dopo le notizie di ieri sera sulla residenza a Rescaldina dei due ricoverati, l'amministrazione comunale si è subito attivata con le autorità competenti IN OSPEDALE AREE DEDICATE PER I CASI SOSPETTI

AGGIORNAMENTO delle 12.30 – Dopo le notizie che fin da ieri sera sono circolate sulla residenza a Rescaldina dei due ricoverati, l'amministrazione comunale si è subito attivata con le autorità competenti, per definire le linee di condotta da adottare.

Dal sindaco Gilles Ielo, in tarda mattinata, è arrivata la rassicurazione: «Nessun focolaio a Rescaldina»


In mattinata è arrivata la conferma da Regione Lombardia che ci sono due pazienti positivi ricoverati all'Ospedale di Legnano. Le loro condizioni non sono gravi.

Entrambi sono stati trasportati all'Asst Ovest Milanese in quanto è tra gli ospedali attrezzati per il ricovero da Coronavirus. I due pazienti, quindi, non sono passati dal Pronto Soccorso, ma sono stati portati direttamente nel reparto d'Infettivologia.

Come anticipato già ieri, sera martedì 26 febbraio, uno dei due è un primario dell’ospedale di Alzano Lombardo residente in zona e ricoverato all’ospedale legnanese.

[pubblicita] Come da prassi sono in corso gli accertamenti del caso. Ricordiamo che al Pronto Soccoroso di Legnano sono stati predisposti spazi destinati all’accoglienza di eventuali casi sospetti tra cui due salette vicino alla camera calda del pronto soccorso alla prima visita dei pazienti con sintomatologia dubbia. Anche la Mater Domini di Castellanza ha allestito, in collaborazione con il comitato CRI di Legnano una tenda pre-triage nell'area calda del pronto soccorso.

I NUMERI DA CHIAMARE – Coloro che riscontrano sintomi influenzali o problemi respiratori non devono andare in pronto soccorso, ma devono chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45 che valuterà ogni singola situazione e spiegherà che cosa fare. Per informazioni generali, invece, è possibile chiamare invece il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute. L'invito è quello di non chiamare il 112 – che nel weekend ha registrato un numero di chiamate doppio rispetto al solito – per la semplice richiesta di informazioni.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Febbraio 2020
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