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Dentro il centro antitumorale di Nerviano, dove la ricerca si fa «ad ogni costo»

Visita dell'amministrazione comunale e della stampa all'Nms Group, centro di eccellenza, esempio di cooperazione Italia-Cina. 

Dall’identificazione del target molecolare, ovvero della proteina alterata, alla produzione del farmaco per avviare terapie mirate a fermare il cancro. In mezzo ci sono anni e anni di ricerca che i dipendenti del centro NMS di Nerviano,  il più grande centro antitumorale d’Italia, portano avanti «a qualunque costo», consapevoli di lavorare per «un’azienda speciale» che aiuta a «migliorare la vita delle persone». Obiettivi ambiziosi che l’azienda ha voluto condividere con il territorio che la ospita invitando il sindaco di Nerviano, Massimo Cozzi e parte della giunta a visitare, insieme alla stampa, i lavoratori e i centri produzione del centro, acquisito nel 2018 per il 90% dai cinesi di Hefei SARI V-Capital Management: il 10% delle azioni è rimasto nelle mani della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica.

[pubblicita] Un centro all’avanguardia che in passato ha attraversato periodi di crisi ma che ora punta a crescere con l’annuncio di 60 nuove assunzioni nel prossimo quinquennio che si andranno ad aggiungere ai 400 dipendenti, perlopiù biologi e chimici, attualmente impegnati in Nms. «Siamo venuti qui in un momento difficile per l’azienda con l’obiettivo di renderla più brillante, fornendogli un supporto stabile e costante», ha dichiarato l’amministratore delegato Gregory Wu, che ha inviato una lettera in quanto bloccato a Shanghai. Quella con i cinesi è stata definita una partnership inedita anche da parte del presidente di Nms Andrea Agazzi che ha elogiato questo «modello di cooperazione tra Italia e Cina, auspicando possa diventare un esempio per le biotecnologie in Lombardia». Alla nuova proprietà sono andati anche i ringraziamenti del sindaco di Nerviano per l’atto di rilancio di questo centro che ha chiesto di potere tornare a visitare con il Governatire di Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Nel corso del tour è stato possibile visitare anche i laboratori dove vengono fisicamente prodotti, in totale sicurezza, i medicinali che vengono poi inviati agli ospedali per la sperimentazione sui pazienti. Il farmaco attualmente in produzione è frutto di almeno 6 anni di ricerca ed è pronto per l’ultima fase, quella di sperimentazione sui pazienti negli ospedali. L’obiettivo finale è quello di trovare un accordo con una grande multinazionale del farmaco per arrivare alla commercializzazione del farmaco su larga scala.

All’Nms di Nerviano sono stati prodotti  farmaci che ancora oggi sono utilizzati, anche nella nostra Regione, per curare patologie importanti come il tumore al seno.

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Sono 5 le persone di origini cinesi che operano all’interno del centro. Due di loro sono tornate a casa per il Capodanno Cinese e per loro è stato sviluppato un protocollo che ha previsto un’autosegregazione di 14 giorni.

«Non siamo toccati da quello che sta succedendo per quanto riguarda i rapporti di fornitura – conclude Agazzi –  ma siamo toccati perchè ovviamente l’integrazione per la ricerca è importante; per noi è importante viaggiare. Speriamo che tutto si risolva in fretta»

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Febbraio 2020
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