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Coronavirus in Lombardia: sei contagi, il caso zero è negativo

Lo comunica l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera - Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori nel lodigiano l’indicazione è quella di chiamare il 112

La diretta della conferenza stampa in Regione Lombardia


Sei persone positive al test del coronavirus a Castiglione D’Adda e il caso zero, ossia la persona da cui è partito il contagio, non risulta più infetto. A fare il punto della situazione è stato lo stesso assessore regionale al welfare Giulio Gallera, che ha indetto oggi, venerdì 21 febbraio, una conferenza stampa ad hoc in Regione Lombardia.

[pubblicita]Sono in corso 250 verifiche: per il momento sono stati effettuati 149 test su operatori sanitari, medici e parenti stretti del 38enne contagiato dal paziente zero (ricoverato al Sacco per gli esami del caso). Sono in corso indagini per stabilire l'entità del contagio. «I sei pazienti, che sono arrivati ai pronto soccorso di Codogno e Castel Pusterlengo nella notte, si trovano attualmente in stato di isolamento – precisa Gallera -. Sono in corso le controanalisi a cura dell’Istituto Superiore di Sanità. Sono in corso di individuazione le persone che sono state a contatto con i pazienti: saranno sottoposte a controlli specifici e alle misure necessarie. In questo momento stiamo indagando con attenzione sul caso indice che, per l'appunto, non risulta infetto».

CHIAMARE IL 112 – L'assessore ha invitato tutti i cittadini di Castiglione d’Adda. di Codogno e Castel Pusterlengo a scopo precauzionale di chiamare il 112 e rimanere chiusi in casa ed evitare contatti esterni. In mattinata sono state attivate 4 squadre nel lodigiano che andranno nelle case dei pazienti sospetti per effettuare i tamponi a domicilio.

Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione perentoria è di «non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio. La maggior parte dei contatti delle persone risultate positive al Coronavirus è stata individuata e sottoposta agli accertamenti e alle misure necessarie».

IL CASO ZERO È NEGATIVO – Il contagio è partito dal caso 0: un uomo che è rientrato dalla Cina (21 gennaio) che attualmente non presenta sintomi i test sono negativi (potrebbe essere guarito). Il caso zero è entrato in contatto con il 38enne (grave al Codogno), con la moglie di quest'ultimo (che è in gravidanza e le sue condizini non sono gravi) e un conoscente del 38enne. Per le altre tre persone, che si sono presentati con una polmonite cronica al pronto soccorso di Codogno, sono in corso indagini per capire quale sia stato il collegamento con gli altri tre contagiati. Tutti i pazienti, quando sarà ritenuto opportuno, saranno trasferiti al Sacco di Milano.

TASK FORCE – È attiva da ieri sera una task force regionale che sta operando in stretto contatto con il Ministero della Salute e con la Protezione Civile. L'obiettivo è quello di circoscrivere i luoghi del contagio. Nel contempo gli operatori stanno valutando anche l'attivazione di un centro d'emergenza che possa essere dedicato all'isolamento.

«In questo mese abbiamo gestito 100 casi sospetti – precisa Gallera -. In ogni caso sono in corso verifiche per ricostruire i contatti che ha avuto dal 21 gennaio in poi il caso zero e lavoriamo ad ampio raggio». Il presidente Fontana invita a mantenere la calma: «Le misure che assumiamo non vanno viste in maniera drammatica, sono risposte per evitare il contagio».

Il prossimo aggiornamento è previsto per le 17.30


CORONAVIRUS – Identificato a Wuhan, in Cina, per la prima volta alla fine del 2019, il SARS-CoV-2, è un nuovo ceppo virale che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo, ed è la malattia respiratoria che provoca Covid-19. I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome). Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.

Per maggiori info consultare il sito: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Febbraio 2020
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