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Protesi al ginocchio “su misura”: il primo a operare in Italia è un legnanese

A spiegarci benefici e funzionamento della nuova tecnologia il dottor Simone Luraghi, ortopedico della Human Clinic di Legnano.

[pubblicita] Avere una protesi al ginocchio "su misura" oggi è possibile anche in Italia grazie ad una innovazione di importazione americana. A spiegarci funzionamento e benefici il dott. Simone Luraghi, ortopedico in forza alla Human Clinic, ambulatorio medico e fisioterapico di corso Magenta a Legnano, e all'istituto clinico Sant’Ambrogio di Milano, dove recentemente è stato eseguito un intervento di protesi al ginocchio con questa tecnologia, il primo di questo genere in Italia. 

Se parliamo di artrosi al ginocchio bisogna innanzitutto dire che si tratta di «una delle patologie più importanti nell’ambito ortopedico – spiega il dott. Luraghi in smart news salute -. Si manifesta con il dolore ed è un problema che tanti pazienti, sia giovani che meno giovani, hanno nell’arco della loro vita e spesso si presentano dall’ortopedico con un dolore importante e soprattutto con una limitazione delle loro attività funzionali. Dal punto di vista ortopedico esistono diversi trattamenti, da quelli conservativi fino ad arrivare a trattamenti chirurgici».

Oggi prevenire non è così semplice «perchè c’è una componente genetica nello sviluppo dell’artrosi, ma anche una legata alle attività quotidiane e alle attività sportive che ogni paziente può fare. Ci sono persone che continuano a fare sport fino a un’età avanzata con pretese e aspettative dai nostri trattamenti più alte rispetto ad alcuni anni fa».

Il dottor Luraghi, insieme all'equipe dell'istituto Sant'Ambrogio, ha recentemente eseguito una protesi di ginocchio con una nuova tecnologia sviluppata negli Stati Uniti che consente di «ricostruire il ginocchio con le stesse caratteristiche – spiega Luraghi -. In pratica, viene fatta una semplice Tac al paziente con un software che permette di ricostruire la protesi con le stesse caratteristiche del ginocchio. Questo vuol dire che non abbiamo protesi con misure standard da adattare al paziente, ma una protesi fatta su misura. Questa possibilità permette di migliorare le performance dei pazienti nel post-operatorio. Con le protesi standard, tendenzialmente, un paziente su 5 non è soddisfatto a un anno di distanza».

[pubblicita] Nell’ambito della protesica del ginocchio, per l'ortopedico questa è una grande innovazione che «permette di superare alcune limitazioni che hanno le protesi standard, come per esempio la dimensione della protesi: quando noi la posizioniamo infatti può sporgere o essere di poco più piccola rispetto al ginocchio e questo è causa di dolore. Queste nuove protesi effettivamente, essendo fatte su misura del ginocchio, aderiranno perfettamente senza avere queste minime sporgenze. Un’altra caratteristica importante è che la protesi segue le curvature del ginocchio».

Di queste protesi nel mondo ne sono state messe al momento circa 85mila. Come per le protesi standard, è il paziente, dietro indicazione medica, a decidere se sottoporsi all'intervento. «Noi ortopedici – conclude il dottor Luraghi -, davanti ad una grande limitazione funzionale e articolare o deformaizone del ginocchio, cerchiamo sempre di fare anche trattamenti conservativi, quindi non operare ma procedere con fisioterapia, cure fisiche, infiltrazioni, per portare il paziente fare un intervento di protesi di ginocchio più in là con l'età. La durata media di una protesi di ginocchio è 15-20 anni: per questo il paziente deve essere veramente convinto ci farlo perché è un intervento che ha necessità di una riabilitazione importante e impegnativa».

Redazione
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Pubblicato il 02 Maggio 2019
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