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Premio Qualità 2018, premiata l’Humanitas Mater Domini

Con il Progetto “Bundle per la prevenzione delle V.A.P.” (polmonite associata a ventilazione), Humanitas Mater Domini premiata da Joint Commission Italian Network

E' stato assegnato all'Humanitas Mater Domini il Premio Qualità 2018, il riconoscimento a livello nazionale dato da Joint Commission Italian Network, all’interno del Forum Risk Management in Sanità.

Progetto “Bundle per la prevenzione delle  V.A.P.”: di cosa si tratta? «All’interno del nostro progetto – spiega il dottor Enrico Barbara, Responsabile dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione – la prevenzione diviene fondamentale. L’incidenza della VAP (polmonite associata a ventilazione) interessa dal 10% al 20% dei pazienti che ricevono la ventilazione meccanica. Questo tipo di polmonite rappresenta circa l’86% delle polmoniti ospedaliere, con una mortalità, attribuibile alla V.A.P., che varia dal 10% al 33%. La percentuale di decessi nei pazienti intubati con V.A.P. è doppia rispetto a quella nei soggetti che non la contraggono».

«In Humanitas Mater Domini – prosegue Davide Ghioldi, Coordinatore Infermieristico Terapia Intensiva –abbiamo pensato che, attraverso la creazione di un “bundle  di prevenzione VAP”, ossia un raggruppamento di azioni “best practice” attuate collettivamente e in modo coscienzioso, si sarebbe potuto ottenere un risultato migliore rispetto all’attuazione dei singoli interventi».

I risultati

Nel primo anno di applicazione, gli interventi hanno portato ad una significativa riduzione dell’incidenza delle VAP nell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione, dal 7,4 casi ogni 1000gg di ventilazione meccanica a 0 casi (incidenza italiana nel 2010 pari a 9,3 casi su 1000 giornate di ventilazione meccanica), dato ancora oggi confermato dai dati in nostro possesso (anno 2017 – ricoveri in TI 378 con una degenza media di 956 giornate e una % di mortalità del 4,4% contro il 15% dato nazionale).

Un successo, quello appena ottenuto, del team di Anestesia e Rianimazione e dell’Ufficio Qualità, che hanno presentato e vinto con il progetto Bundle per la prevenzione delle V.A.P., con cui è stato affrontato il tema della gestione delle infezioni.

«Questa partecipazione è  stata per noi l’occasione di condividere e promuovere nuove esperienze e valorizzare i risultati che abbiamo raggiunto attraverso un lavoro di squadra, perché la prevenzione del rischio clinico, la sicurezza delle cure e del paziente sono per noi di primaria importanza. Ecco perchè devono essere costantemente monitorate e sostenute» afferma Federica Negroni, Responsabile Qualità e Formazione di Humanitas Mater Domini.

Il Premio Qualità 2018

Il Premio Qualità è un’occasione per valorizzare e far conoscere a livello nazionale i progetti di miglioramento della qualità realizzati dalle organizzazioni sanitarie italiane, che riconoscono negli standard Joint Commission International una possibilità concreta di miglioramento delle performance, di riduzione del rischio, di crescita, di soddisfazione e di motivazione tra i professionisti e gli operatori.
Sono state 40 le organizzazioni sanitarie che hanno concorso al “Premio Qualità 2018”, per un totale di 44 progetti presentati. Un processo di selezione, ha poi definito 3 organizzazioni accreditate da JCI (IRCSS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Humanitas Mater Domini, Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero), quali finalisti. E questo importante riconoscimento è stato attribuito al nostro Istituto.

«Tutti i progetti hanno evidenziato una forte strutturazione dal punto di vista metodologico e un orientamento importante alla sicurezza del paziente in diversi ambiti di cura: ospedaliero, del territorio e domiciliare. Arduo il compito assegnato alla commissione. Complimenti ai vincitori, ma anche a tutti quelli che considerano la sicurezza del paziente ed il miglioramento della qualità una priorità sempre da perseguire», ha affermato Filippo Azzali, coordinatore Joint Commission Italian Network.

Della commissione giudicatrice che ha premiato i vincitori hanno fatto parte Bruno Cavaliere – Direttore infermieristico San Martino di Genova; Paul Chang – Vicepresidente, Accreditamento, standard e misurazione Joint Commission International; Riccardo Tartaglia – Direttore del Centro Gestione del Rischio Clinico della Regione Toscana; Carlo Signorelli – Professore ordinario di Igiene e sanità pubblica all’Università di Parma e all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano; Stefano Manfredi – Direttore Generale della Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori.

Redazione
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Pubblicato il 10 Dicembre 2018
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