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L’AIDS fa meno paura, ma continua a diffondersi

Parlano chiaro i dati delle nuove infezioni nell'area dell'ATS Città Metropolitana di Milano che comprende anche il Legnanese - Le persone effettuano il test dopo i 39 anni.

L'AIDS fa meno paura e il virus HIV continua a diffondersi. Parlano chiaro i dati sulle nuove infezioni nell'area dell'ATS Città Metropolitana di Milano, che comprende anche il Legnanese. Sul territorio l'attenzione sulla prevenzione è in calo: le persone effettuano il test dopo i 39 anni proprio perché il virus non appare più un nemico letale. Rassicura il pensiero che, sebbene non sia possibile guarire, una persona infetta può convivere con la malattia. 

Dal bilancio dell'Ats locale per il 2018 (gennaio-settembre) sono 327 i nuovi casi di HIV, rispetto i 297 allo stesso periodo dello scorso anno, confermando così un trend che, se negli ultimi anni ha visto una lieve diminuzione, rimane ancora oggi, purtroppo, elevato.

Tutte le età sono ugualmente interessate, con una prevalenza della fascia 35-39 anni (19%); significativo è l’aumento dei casi nella fascia d’età dai 40 anni e oltre (43%), a testimoniare che «si arriva alla diagnosi sempre più tardivamente – come è specificato nella relazione dell'Ats –: 76,3% nel 2016 a confronto con il 20,5% nel 1996». I rapporti sessuali non protetti rimangono la prima causa di infezione, 87% dei casi. Tra i maschi si registra l’87% dei nuovi casi e, di questi, il 66% ha avuto rapporti promiscui. Il 45% delle nuove diagnosi riguarda persone di nazionalità straniera.

Emerge che sul territorio i pazienti in assistenza sono prevalentemente maschi (74%), italiani (90%), fascia d’età 45-64 anni (76%). L’età elevata sottolinea come l’infezione si sia cronicizzata, ma pone problemi di gestione per le patologie concomitanti dovute all’invecchiamento. In Regione Lombardia, il costo nell'anno 2017 per l’assistenza è stato di circa 4.500.000 euro.

L’utilizzo del profilattico è sempre molto limitato, nonostante anche le altre infezioni a trasmissione sessuale – in particolare sifilide e gonorrea – sono diffuse nel territorio milanese e i soggetti portatori hanno un rischio 2/5 volte maggiore di contrarre un’infezione da HIV. L’U.O.C. MTS Milano del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, ATS della Città Metropolitana di Milano, è da anni impegnata nel campo della prevenzione, sensibilizzazione, informazione in tema di HIV/IST con l’offerta di counseling, test di screening e diagnostici e terapie per le IST (ad esclusione dell’infezione da HIV).

Resta importante la prevenzione per poter contrastare la diffusione del virus e, nel caso d'infezione, permettere una miglior qualità di vita al malato. Per questo l'Ats proseguirà a favorire progetti già avviati come la collaborazione con poli ospedalieri del territorio cittadino e la UOC Medicina Preventiva nelle Comunità, il progetto "Università unite contro l’HIV" in collaborazione con Fondazione LILA Milano onlus, rivolto alla popolazione universitaria mediante percorsi formativi e informativi, e infine la promozione dell'Easy test, test salivare rapido di screening per HIV e HCV.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 05 Dicembre 2018
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