Quantcast

Immagini in 3d per scoprire le malattie della retina

L'Oculistica dell'Ospedale di Legnano ha acquistato una rivoluzionaria apparecchiatura chiamata Angio-OCT

Nella foto il direttore dell’Unità operativa di Oculistica dottor Giuseppe Trabucchi, a destra, accanto alla nuova strumentazione: l’Angio-OCT. Con lui il dottor Matteo Dell’Acqua e la caposala Silvana Morelli. 


Analizzare la retina e la macula dell'occhio attraverso immagini 3D ad alta definizione così da poter individuare patologie vascolari retiniche e maculopatie. È possibile farlo all’Unità operativa di Oculistica dell’Ospedale di Legnano che ha appena acquisito una nuova e rivoluzionaria apparecchiatura: l’Angio-OCT (con sistema Spectralis Heidelberg). 

«Questo strumento permette di studiare la retina nei suoi vari strati (OCT), assieme al flusso vascolare retinico e sottoretinico (Angiografia), senza usare mezzi di contrasto o radiazioni nocive alla salute del paziente, ottenendo delle immagini 3D ad alta definizione afferma il direttore del reparto, dottor Giuseppe Trabucchi -. Il sistema utilizza come “mezzo di contrasto” il fisiologico flusso del sangue all’interno dei vasi, evitando l’infusione endovenosa di colorante. Si tratta pertanto di una metodica assolutamente non invasiva, che può essere utilizzata anche in caso di gravi patologie cardiache, renali o epatiche e persino in gravidanza, senza alcun pericolo per la gestante o per il nascituro».

Ogni anno l’Unità operativa di Oculistica legnanese esegue oltre 4500 tomografie a coerenza ottica (OCT), circa 2000 Fluorangiografie e circa 1600 trattamenti con iniezioni intravitreali di farmaci. La nuova strumentazione permetterà così una migliore qualità nella gestione del paziente, una diagnosi più precoce, un più attento follow-up e una terapia più adeguata e tempestiva proprio perché la risoluzione dell’Angiografia-OCT è maggiore rispetto all’angiografia convenzionale. Le analisi permettono di distinguere in maniera estremamente dettagliata non solo il complesso vascolare retinico o coroideale, ma anche le loro anomalie e l’eventuale presenza di tessuto vascolare, dove normalmente assente. 

«L’Angiografia OCT senza mezzo di contrasto è utile soprattutto nelle malattie vascolari della macula e della retinariprende il dottor Trabucchi -, nelle trombosi venose della vena centrale, nelle trombosi delle branche della vena centrale, nella retinopatia diabetica, nelle degenerazioni maculari essudative e secche, retinopatie sierose centrali acute e croniche, neovascolarizzazioni sotto retiniche delle degenerazioni maculari legate all’età o alla miopia. Quindi la metodica può essere impiegata nella gran parte delle malattie degenerative della macula, che sono nei Paesi industrializzata responsabili di gran parte dei problemi visivi nelle persone anziane. La scelta da parte dell’Amministrazione dell’Azienda Sociosanitaria Territoriale Ovest Milanese di acquisire uno strumento con le potenzialità descritte premia il nostro lavoro svolto in questi anni».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 26 Novembre 2018
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore