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Salute Mentale: dalla legge 180 alla psichiatria di comunità

Sono passati 40 anni e la legge 180 non è ancora pienamente compresa e realizzata, secondo il responsabile del CPS di Legnano Giorgio Bianconi.

A che punto siamo quarantanni dopo la legge 180 che ha portato alla chiusura dei manicomi? Con questa domanda è iniziata l'ultima serata della rassegna "Moviemental", dedicata al tema della salute mentale organizzata all'ASST Ovest Milanese. A riflettere sul delicato tema, introducendo il documentario "C'era una volta il manicomio", il responsabile del CPS di Legnano, Giorgio Bianconi. 

Ad intervenire ieri sera, martedì 9 ottobre, il direttore Socio Sanitario, Giancarlo Iannello, il direttore U.O. Psichiatria, Giorgio Colombo, e il direttore U.O. Dipendenze, Ernestino Gola. Con loro il direttore di Neuropsichiatria Infantile, Andrea Deriu. Seduti in Sala Ratti i rappresentanti di diverse Associazioni di Volontariato. 

Il dottor Bianconi ha ricordato che 40 anni fa, con l’approvazione della legge 180, è iniziato il lungo processo di riforma delle istituzioni psichiatriche che ha portato alla chiusura dei manicomi e all’avvento della psichiatria di comunità. «La legge 180 è nata sulla spinta del fermento culturale e politico degli anni 70 – spiega Bianconi -, ma nel corso degli anni successivi la sua realizzazione pratica ha incontrato a volte resistenze sia fra gli operatori sia nell’opinione pubblica. L’idea che il paziente psichiatrico debba essere rinchiuso per proteggere la società dei “sani” riemerge periodicamente ogni qual volta si verifica un fatto di cronaca legato ad anomalie comportamentali».

Le strutture territoriali non sono sempre sufficienti per accogliere tutti i bisogni delle famiglie dei pazienti psichiatrici gravi. Il TSO, precisa Bianconi, strumento previsto dalla legge a salvaguardia del paziente, viene a volte confuso con un «provvedimento di natura coercitiva o punitiva». Di fatto la legge 180 non è ancora pienamente compresa e realizzata. Nel contempo, afferma Bianconi, c'è una «psichiatrizzazione impropria del disagio esistenziale crescente, spesso legato a problemi di natura economico sociale più che clinica».

Proprio, mercoledì 10 ottobre, alle 17 verrà aperto l'Info Point all'Ospedale di Legnano: «Uno sportello importante per linterfacciarci con cittadini e famiglie. Di fatto, è una finestra utile per un primo aiuto».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Ottobre 2018
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