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All’Ospedale di Legnano s’impara con il manichino Emilio

Nuovo corso di formazione del Dipartimento di Emergenza Urgenza - Simulati cinque casi clinici 

Un paziente ricoverato in Malattie Infettive accusa un arresto cardiaco. Scatta la corsa contro il tempo per salvarlo con un tempestivo intervento di medici e infermieri. Poi, con la rianimazione in corso, il trasferimento in Pronto soccorso e, da qui, in emodinamica.

È il primo dei cinque casi clinici oggetto di simulazione, attuati all’Ospedale di Legnano. A incarnare i pazienti c’era il manichino Emilio entrato nel nosocomio cittadino nel 2016.

Da tre anni le simulazioni accompagnano la formazione del personale ASST Ovest Milanese; a oggi ne sono state realizzate complessivamente una decina nell’ambito dell’arresto cardiaco.

Spiega la dottoressa Erika Borotto, medico rianimatore dell’Ospedale di Legnano: «In ambienti come quello ospedaliero, nei quali l’incertezza e il rischio connesso all’attività lavorativa è ingente, non è certo consentito sbagliare per imparare, perché sarebbe troppo elevato il costo dell’errore. Il motto “simulando s’impara” risulta nella knowledge economy sempre più importante, soprattutto negli ambienti nei quali è richiesta un’alta affidabilità. La simulazione rappresenta il metodo educativo attualmente più utile per formare il personale medico e infermieristico, in particolare nella gestione di casi particolarmente complessi e tempo-dipendenti».

In Ospedale è stata registrata un’implementazione del supporto avanzato dell’arresto cardiaco e dello shock cardiogeno con ECLS (extracorporeal life support). In questi casi i pazienti vengono collegati ad un circuito esterno che sostituisce la funzione di pompa cardiaca (ECMO) in attesa di un suo ripristino.

«Il rapido riconoscimento dei pazienti candidabili a questa opzione terapeutica e il tempestivo intervento del personale coinvolto (medici e infermieri di Pronto soccorso, cardiologi, rianimatori, infermieri di rianimazione, cardiochirurghi, perfusionisti) sono fondamentali  – prosegue il dottor Danilo Radrizzani, Direttore della Terapia Intensiva degli Ospedali di Legnano e Magenta -. Il successo di un’ECLS dipende dalla rapidità di intervento del gruppo. Per questo motivo il Dipartimento di Emergenza Urgenza organizza periodici corsi di formazione per tutto il personale coinvolto, unendo una parte teorica ad una pratica di simulazione su manichino ad alta fedeltà (Mega Code Kelly, Laerdal), durante la quale i discenti possono mettere in pratica quanto appreso, testando in particolare le capacità organizzative e di leadership del personale».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Settembre 2018
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