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Lilt, dal 1983 accanto ai malati di tumore

Una presenza importante all'interno dell'ospedale, sottolineata anche dal primario di oncologia, il dott. Fava

Smart News salute in visita oggi al banchetto della Lilt, posizionato all'ingresso dell'ospedale. Insieme alle volontarie Silvana e Maria Angela, la responsabile della Delegazione legnanese della Lilt, Anna Daverio e il primario di Oncologia, Sergio Fava. 

«La delegazione di Legnano è sul territorio dal 1983 – sottolinea Anna Daverio – dove è stato fatto un lungo cammino. Da qualche anno abbiamo aperto i nostri interventi anche all'osopedale di Legnano, dove siamo stati accolti per stare vicino ai malati oncologici. Cerchiamo così di essere utili non solo al paziente, ma anche a chi lavora all'interno dell'ospedale».

60 i volontari, di cui la metà all'interno dell'ospedale: il loro servizio si svolge tutte le mattine dal lunedì al venerdì, all'interno del reparto di oncologia, al day hospital dove vengono effettuale le terapie ai pazienti, oltre alla presenza al punto informazioni. Tra i servizi offerti anche la mappatura dei nei: «Noi abbiamo un ambulatorio al vecchio ospedale di Legnano – spiega Daverio – dove facciamo visite ai nei, un ambulatorio di prevenzione e diagnosi precoce che lavora moltissimo che ha uno stretto rapporto anche con la chirurgia dell'ospedale per chi deve essere curato. Negli anni abbiamo salvato delle vite perchè abbiamo trovato persone con melanomi che sono riusciti poi a risolvere».

Il rapporto che esiste da anni tra la Lilt e il reparto di Oncologia è importante anche per il dott. Fava: «In generale reputo importante il mondo del volontariato – commenta il primario -, un'aggiunta in più al nostro lavoro soprattutto di tipo organizzativo, perchè loro sono presenti nelle varie declinazioni della nostra attività. La Lilt svolge tutti i giorni un lavoro di supporto e di rapporto diretto con i malati. Negli anni poi abbiamo sviluppato collaborazioni in diverse iniziative rivolte alla divulgazione dei principi di oncologia». Parlando in particolare di prevenzione, il dott. Fava sottolinea che «la prevenzione del tumore alla mammella raggiunge percentuali molto importanti, così come quella del colon-retto che sta raggiugendo alti livelli di adesioni. Ci sono poi altre aree dove si può sviluppare la prevenzione che non sono ancora strutturate, ma che sicuramente stiamo portando con gli stili di vita, l'alimentazione e valutazioni periodiche». 

Redazione
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Pubblicato il 21 Giugno 2018
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