Un quarto della popolazione legnanese soffre di patologie cardiovascolari. Proprio così: su 60mila e 259 abitanti, 16mila e 612 sono affetti da patologie a carico del cuore e/o dei vasi sanguigni. Ciò potrebbe significare che i legnanesi sono più sedentari e mangiano male. È quanto emerge dai dati messi a disposizione sul portale "Stato di Salute della Popolazione" dell'Ast Milano Città Metropolitana, che analizzano la situazione in città nel 2017. Un numero nettamente in crescita se messo a confronto con i 12mila 685 registrati nel 2016. 
 
In totale sono 19mila e 223 i malati cronici presenti in città, di cui il 16% con una sola patologia (9mila e 658) e il 15,9% con più malattie (9mila e 565). La maggior parte soffre di malattie cardiovascolari e magari deve convivere con altre problematiche di salute. E visto che gli over 65 legnanesi rappresentano il 22% della popolazione, ossia 13mila 256, i pazienti in questione risultano anche piuttosto giovani. Dopotutto anche per il dottor Germano Di Credico, direttore del dipartimento Cardiovascolare all'ospedale di Legnano, le malattie cardiache colpiscono anche i più giovani. Sempre secondo il medico, «la malattia più comune è quella coronarica (infarto), seguita da quella ischemica cardiaca e dalla patologia valvolare». L'unica nota positiva è che oggi i pazienti possono contare sulla cardiochirurgica mini invasiva, che comporta la riduzione della ferita e soprattutto «minore sanguinamento e minore possibilità di infezione». 

Non a caso poi è stato attivato il progetto di prevenzione "Bambino con cuore sano", promosso dal dottor Di Credico e avviato nelle scuole Arca dell'Istituto Tirinnanzi di Legnano. Iniziativa voluta per individuare per tempo nei bambini aritmie cardiache, situazioni pro-aritmiche e la presenza di cardiopatie congenite, mentre con la misurazione della pressione arteriosa è possibile intercettare eventuali alterazioni distrettuali. 

Tra i legnanesi, inoltre, sono in costante crescita le patologie del sistema endocrino: 5mila e 926 nel 2017, contro le 5mila e 208 del 2016. Lieve incremento per le malattie gastroenteriche (3mila e 103 nel 2016 contro i 3mila e 364 nel 2017) e per quelle legate al sistema immunitario (passate da mille e172 nel 2016 a mille e 229 nel 2017). Di rilievo anche i 375 diabetici in più rispetto al 2016, quando i malati erano 3mila e 431 (nel 2017 risultano 3mila e 806).