Rendere più semplice il percorso dei pazienti oncologici in ospedale: con Smart News salute siamo tornati in Medicina Nucleare con il dottor Lorenzo Maffioli per scoprire il Cancer Center: «Di fatto è un contenitore clinico-organizzativo che ci consente di seguire meglio il paziente oncologico – spiega il direttore Maffioli -. Con il Cancer Center sono state create alcune "Unit", unità che si occupano di una patologia specifica». Il percorso del paziente viene così reso il più fluido possibile all'interno dei 4 presidi dell'Azienda (Legnano, Magenta, Cuggiono e Abbiategrasso).

In fase di avanzata realizzazione è l'unità senologica, la cosiddetta Brest Unit, dove «l'organizzazione dell'ospedale fa in modo che si prenda per mano la paziente con il nodulo al seno, dalla diagnosi precoce, attraverso tutte le procedure diagnostiche, l'intervento, le terapie, fino al follow up oppure nei casi meno fortunati anche con le cure palliative e tutta l'assistenza territoriale. Questo avviene in sincronia con quanto previsto dall'evoluzione del Sistema Sanitario Regionale che ci ha indicato la nuova strada per prenderci carico del paziente, in questo caso oncologico, dall'inizio fino alla fine del percorso». Dopo quella senologica, partiremo a breve con la unit polmonare, con quella dei tumori del colon retto, quella della patologia tiroidea e poi via via tutti i vari tumori che colpiscono la popolazione del territorio.

Il paziente non è più abbandonato a se stesso in quanto viene affidato ad una persona che lo segue in tutto il suo percorso e il suo caso sarà studiato in maniera multidisciplinare, dai vari specialisti che si occupano della materia. «Nel Cancer Center tutti i professionisti sono coinvolti – sottolinea il dottor Maffioli -, perchè le unità interagiscono con tutti i reparti che si occupano della patologia. Tutto l'ospedale si mette a disposizione del paziente per seguirlo al meglio nel percorso oncologico. Ovunque il paziente si presenti, viene incanalato in un percorso omogeneo e uniforme in tutta l'azienda, garantendo però i migliori standard sia diagnostici sia terapeutici».