Quantcast

Per sport o per estetica, via occhiali e lenti a contatto

Il dottor Giuseppe Trabucchi ci spiega le diverse tecniche chirurgiche e chi può sottoporsi all'intervento

Rimuovere gli occhiali o le lenti a contatto oggi è talmente semplice che ormai all'ospedale di Legnano, dal 1998, si è oltrepassata la quota dei 10mila interventi. A illustrarci le tecniche chirurgiche, nello smart news di oggi, 14 dicembre, il dott. Giuseppe Trabucchi, direttore dell'oculista dell'Asst Ovest Milanese. 

«Rimuovere gli occhiali significa rimuovere i difetti refrattivi – spiega il dottor Trabucchi –. Si tratta di una chirurgia nata alla fine degli anni '90 con le tecniche laser, che ha avuto un successo enorme. Sono migliaia oggi gli interventi eseguiti in tutto il mondo, il più eseguito insieme a quello della cataratta per quanto riguarda l'oftalmologia. E' una tecnica assolutamente sicura e a Legnano possiamo parlarne con grande vanto».

Esistono due tipi di interventi: la cheratotomia fotorefrattiva, la più usata e la più sicura, e una tecnica più complicata, la lasic a femtosecondi. Per sottoporsi ad un intervento di questo tipo occorre essere giovani: «La chirurgia si sposa bene con la giovinezza, dai 20 ai 25 anni – sottolinea il dott. Trabucchi – con un difetto refrattivo che si è stabilizzato da almeno 2 anni. Questo consente di rimuovere il difetto per almeno 20-25 anni, fino a quando al paziente non insorge la presbiopia, che non consente più da leggere da vicino e richiede l'uso degli occhiali».

Per quanto riguarda le donne in gravidanza, il dottore specifica che «la gravidanza non comporta un peggioramento della miopia che dura oltre la nascita del bambino. Quando una persona è incinta ha una modificazione di tutti i parametri, quindi non è sicura una valutazione dal punto di vista refrattivo, mentre dopo l'intervento si deve sottoporre ad una terapia con colliri che dura 2 o 3 mesi quindi è buona norma non resti incinta anche in questo periodo perchè il liquido può oltrepassare la barriera ematologica. Nessun rischio se invece si è fatto l'intervento in giovinezza». 

I motivi che spingono le persone a richiedere un intervento sono molteplici: ci sono i giovani sportivi, quelli a cui piacciono poco esteticamente gli occhiali oppure persone che hanno un occhio con una visione diversa rispetto all'altro. «Gli interventi vanno preparati molto accuratamente: bisogna preparare bene il paziente, sottoporlo all'intervento con la tecnologia più sofisticata e seguirlo nel follow-up post chirurgico».

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 14 Dicembre 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore