«É importante installare i defibrillatori semiautomatici anche nei condomini». È questo l'invito promosso da Mirco Jurinovich presidente della nota associazione SessantamilaVitedaSalvare, impegnata sul territorio per divulgare la cultura del primo soccorso e l'utilizzo del DAE. 

Una riflessione fronte del lutto che ha colpito l'intera Compagnia dei Carabinieri di Busto Arsizio a causa dell'improvviso decesso dell’appuntato scelto Nicola Lapenna, colpito da un arresto cardiaco nella sua abitazione (nella foto). Il cuore dell'appuntato, in servizio dal 1998 alla Compagnia di Busto Arsizio, si è fermato all'alba. A nulla sono valsi i tentativi di soccorso effettuati sia dai familiari che dal personale sanitario: il 51enne è morto appena giunto al pronto soccorso dell'Ospedale di Legnano. Lascia la moglie e due figlie.

Il fatto non ha lasciato indifferente Jurinovich, che ha deciso di intervenire per promuovere la proposta di legge rivolta all'installazione di defibrillatori anche nei condomini da 10 appartamenti in su.

«Non sappiamo con certezza se l'impiego precoce di un defibrillatore avrebbero potuto fare la differenza e salvare l'appuntato Lapenna – commenta Jurinovich -. Probabilmente no, ma certamente sarabbe stata una possibilità in più. Ecco, in questo tragico momento mi permetto di ricordare la proposta di legge, a firma del deputato 5 Stelle Filippo Gallinella, che mira a rendere obbligatoria la presenza dei DAE nei condomini con più di 10 unità abitative. Proposta presentata proprio per ridurre il numero delle morti che avvengono in abitazione».