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Polmonite, male da non trascurare e da prevenire

Smart News dedicato alla polmonite, malattia in aumento che interressa soprattutto i bambini, ma anche gli anziani - Nel nostro Paese 3-4 su 100 muoiono di polmonite

Smart News dedicato oggi, 23 novembre, alla polmonite, malattia in aumento che interressa soprattutto i bambini, ma anche gli anziani, in particolare quelli con più patologie croniche. A parlarcene il dottor Giorgio Bonardi, responsabile dell'unità di pneumologia dell'ospedale di Legnano che sottolinea come nel nostro paese, «il 3-4% delle morti sono causate da polmonite per cui non bisogna affatto sottovalutare questo problema».

«La polmonite è una infiammazione del polmone profondo – spiega il dottor Bonardi -, di quella parte del polmone che ci aiuta a respirare, quindi a far passare l'ossigeno dall'aria che noi inspiriamo al sangue che circola all'interno dei polmoni. Polmonite è sinonimo di broncopolmonite perchè di solito con la polmonite vengono ad essere coinvolti anche i bronchi». 

Le cause della polmonite sono, nella maggior parte dei casi, agenti infettivi (virus, batteri, germi), mentre in pochi casi la natura è di tipo chimico-fisica, come per esempio quando il contenuto di un rigurgito dello stomaco finisce all'interno dei polmoni, oppure nel caso di persone che si sottopongono ad una radioterapia la conseguenza può essere una polmonite data dalle radiazioni. 

La differenza principale tra polmonite nei bambini e quella negli anziani riguarda il tipo di germi: «nei bambini sono in causa soprattutto i virus – specifica il dottor Bonardi – e in alcuni casi germi che sono a metà strada tra virus e batteri, i micoplasmi. Negli anziani sono decisamente più rappresentati i batteri, in modo particolare lo pneumococco, che causa nella maggior parte dei casi mortalità. C'è differenza inoltre tra gli anziani che vivono a casa loro e quelle che vivono all'interno di strutture residenziali: in questi casi i germi possono essere differenti, con tutti i problemi che ne consegue per la terapia». 

La prevenzione, anche in questo caso, prevede uno stile di vita sano: fondamentale cercare di non fumare per l'azione nociva che provoca il fumo su tutti quei meccanismi di difesa del nostro albero genealogico. Importante poi non esporsi al freddo, mentre questione a parte riguarda lo smog, che incide particolarmente sulla polmonite ma, per ovvio ragioni, evitarlo è quasi impossibile. «Vaccinarsi però lo si può fare – ci tiene a sottolineare il dottor Bonardi -: non solo l'antinfluenzale sarebbe appropriata, ma anche quella antipneumococcica, vaccino che viene sottoposto ai bambini per la prevenzione della meningite, mentre nelle persone anziane, soprattutto che hanno fattori di rischio come bronchite cronica, insufficienza renale o malattie cardiache, consente di prevenire addirittura il 40% di polmoniti in queste persone».

In ultimo, il dottor Bonardi ha precisato come, con la riforma sanitaria, cambia la presa in carico del paziente cronico, «cioè quello che possiede più patologie, che oggi in Lombardia sono parecchie decine di migliaia. Vengono prese in carico direttamente dal gestore, che può essere l'ospedale, con un percorso di cura semplice ed integrato tra i vari attori coinvolti. Si cerca così di dare un approccio organico e unitario al paziente per la sua malattia. Una grossa sfida, che comporta una ristrutturazione delle varie strutture che si fanno carico del paziente, ma soprattutto concerne un cambiamento di mentalità in tutti gli operatori sanitari coinvolti». 

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Pubblicato il 23 Novembre 2017
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