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Riforma sanità, anche l’Ospedale di Legnano tra i 294 gestori scelti

Entro fine anno pazienti cronici e cittadini saranno informati sulle modalità per iniziare il nuovo percorso di cura

L'Asst Ovest Milanese è tra i 294 erogatori scelti fra le 8 Ats lombarde per dar vita alla "Rete di presa in carico del paziente". Da oggi si avvierà il percorso per la presa in carico dei pazienti cronici e/o fragili definito da Regione Lombardia che si concretizzerà a tutti gli effetti entro la fine dell'anno. 

Proprio oggi, giovedì 5 ottobre, l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera spiegherà al Pirellone le nuove linee guida a tutti i soggetti coinvolti. All'incontro non manca il direttore generale Massimo Lombardo dell'Ospedale di Legnano con le figure della direzione strategica, tra cui il direttore socio-sanitario Giancarlo Iannello. E proprio loro, una volta terminata la riunione ci potranno spiegare come si organizzarà il Patto di cura sul territorio legnanese, dove si contano 400mila assistiti in carico a 250 medici. Di questi, 153mila sono pazienti cronici, tra i quali 6mila con maggior complessità e 56mila di secondo livello

Intanto, in giornata, l'assessore Gallera ha espresso la sua soddisfazione «Da oggi conosciamo i nomi di coloro che si sono candidati per la presa in carico dei 3 milioni di pazienti cronici lombardi e hanno deciso di affiancare Regione Lombardia nella grande sfida di migliorare la loro condizione di vita». 

Nello specifico si tratta di una sorta di contratto tra l'utente e il "gestore", ossia ospedali e associazioni di medici generici. In tutto sono 294 i soggetti (qui l'elenco relativo ad ATS Milano Città Metropolitana), tra cooperative di medici di Medicina generale (Mmg) e pediatri di libera scelta (Pls), Asst, Irccs pubblici e privati, Asp, strutture sanitarie, sociosanitarie e associazioni che si sono candidati e che le nostre 8 Ats hanno giudicato idonei. 

«C'è stato anche un incremento del 3% delle candidature dei medici di medicina generale – ha aggiunto Gallera -, ai quali avevamo concesso tempo fino al 30 settembre. Siamo passati dal 45 al 48%, con 2.575 medici di famiglia che hanno deciso di essere protagonisti della riforma. Voglio precisare che in 5 Ats le percentuali superano il 50%: Bergamo 57%, Brescia del 52%, Brianza e della Montagna del 72%, fino al grande consenso dell'Ats Valpadana con il 79%. In ogni caso – ha proseguito l'assessore – questa grande rete di gestori che si prenderà cura dei nostri pazienti, formata tra gli altri da 41 cooperative di Mmg e Pls, 27 Asst, 5 Irccs pubblici, 3 Asp, 15 Irccs privati, e numerose strutture sanitarie e sociosanitarie accreditate e contrattualizzate, ci consentirà di fornire un servizio eccellente e di evitare che persone già provate dalla malattia siano lasciate sole». 

Il prossimo passo vedrà le Ats (quindi le ex Asl) inviare l'elenco degli erogatori, selezionati in base alla prossimità territoriale, alle cooperative di Mmg che entro il 30 ottobre dovranno stipulare delle convenzioni con quelle scelte per costruire la filiera della presa in carico.

Entro Natale la "macchina" si avvierà a tutti gli effetti: tutti i cittadini saranno informati della nuova realtà e i pazienti cronici riceveranno una lettera informativa con la quale potranno immediatamente presentarsi al gestore scelto per sottoscrivere il Patto di cura e stilare il Piano di assistenza individualizzato(Pai). «Così – conclude l'assessore -, i pazienti potranno iniziare loro percorso di cura senza che debbano più preoccuparsi di prenotare visite o esami, adeguarsi a lunghi tempi di attesa o peggio ancora dover ricorrere al Pronto soccorso durante i giorni festivi perchè il proprio medico non si trova».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 05 Ottobre 2017
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