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Nei e melanomi, quando dobbiamo preoccuparci

Con la dott.ssa Masnada abbiamo analizzato i nevi per capire i diversi tipi e forme, l'importanza della prevenzione e dell'autocontrollo

Non è troppo presto per preoccuparci della nostra pelle. Insieme alla dottoressa Maria Cristina Masnada, medico dermatologo all'ospedale di Legnano, abbiamo analizzato i nevi, cioè le malformazioni della pelle, per capire i diversi tipi e forme, ma soprattutto l'importanza della prevenzione e di una diagnosi precoce in caso di melanoma. 

«E' vero che una parte dei melanomi, tra i più preoccupanti tumori della pelle, nasce da nei preesistenti – spiega la dottoressa Masnada -, ma in realtà la maggior parte dei melanomi nasce spontaneamente, quindi bisogna fare il controllo dei nevi per vedere se fra tutte quelle piccole chiazze pigmentate del nostro corpo si nasconde un melanoma». 

I fattori di rischio per i tumori della pelle ed i melanomi sono: la familiarità, l'esposizione solare, il tipo di pelle, la genetica, un elevato numero di nevi (soprattutto sulle braccia e nella parte alta del tronco) e l'utilizzo di terapie immunosoppressive. 

«Il melanoma è una lesione di oltre 5mm, asimmetrica, con bordo irregolare e colore disomogeneo – continua Masnada -, ed ha una evoluzione nel caso di nascita da neo preesistente, quindi cambia forma, colore e dimensione. In tempi recenti, il melanoma significa anche comparsa rapida, in meno di un anno, di una lesione rilevata e dura». A colpo d'occhio, non è difficile capire la differenza tra una lesione benigna e una maligna (come mostrato dalla dott.ssa Masnada nella puntata di Smart News Salute).

Tra le varie tipologie di nevi rientrano quelli displastici, «quelli brutti da vedere», nevi su cui più frequentemente nasce un melanoma e per tale motivo, di solito, si consiglia di asportare a scopo preventivo. Esistono inoltre persone con la sindrome del nevo displastico con 50 o più nevi displastici sulla pelle: queste persone devono essere sottoposte a monitoraggio frequente, mentre a chi non ha nevi displastici bastano controlli ogni 12-18 mesi, ma è preferibile sempre sentire l'opinione del dermatologo per programmare le visite. Altri tumori importanti della pelle molto frequenti sono poi quelli dell'epidermide, il basalioma e lo spinalioma. 

«Bisogna imparare l'autocontrollo – ha concluso la dott.ssa Masnada -, ovvero imparare a riconoscere la lesione strana, da porre all'attenzione del proprio medico curante e di tanto in tanto una visita dal dermatologo per la visione con il dermoscopio».

In estate, sarebbe bene ridurre al minimo l'esposizione ai raggi solari, soprattutto in età infantile sono da evitare le scottature. Lampade e lettini per abbronzarsi, ovviamente, sono da tenere lontane.  Ora è finita l'estate, ma bisogna ricordarsi sempre di mettere la crema su tutto il corpo, e anche in inverno quando c'è il sole, proteggere il proprio viso con una crema sopra i 30. 

Redazione
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Pubblicato il 07 Settembre 2017
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