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Modifiche al decreto vaccini in Lombardia

Le critiche e le puntualizzazioni non riguardano l’aspetto morale delle vaccinazioni, quanto piuttosto la loro applicazione in senso tecnico..

La Lombardia, insieme ad altre regioni, ha da poco mosso decise critiche in merito al decreto riguardante i vaccini: una discussione che va ad animare ulteriormente un tema d’attualità caldissimo in questo momento. Ma le critiche e le puntualizzazioni fatte dalla Regione Lombardia, insieme alla Regione Liguria, non riguardano l’aspetto morale delle vaccinazioni, quanto piuttosto la loro applicazione in senso tecnico. Il discorso, dunque, non fa altro che sottolineare una presunta inadeguatezza dei termini previsti dal decreto vaccini sul quale, in tal senso, viene richiesto l’intervento del governo per apportare delle opportune modifiche.

Come dichiarato dagli esponenti della Regione, Lombardia e Liguria sono da sempre favorevoli all’applicazione dei vaccini, dunque la “polemica” non verte su questo aspetto ma sulla loro concreta applicazione. Secondo le due regioni, infatti, il decreto vanta dei vizi di forma che andrebbero rivisti e soprattutto espansi, aggiungendo alcune casistiche non considerate ma altrettanto importanti: secondo quanto richiesto dalla Lombardia, infatti, anche gli operatori sanitari impegnati nel campo dell’assistenza minorile dovrebbero essere sottoposti all’obbligo delle vaccinazioni. Questo è il nodo principale portato alla luce durante la Conferenza unificata sulla Sanità tenutasi il 6 luglio 2017.

Ed il discorso cade in un momento durante il quale sono numerose le famiglie che si chiedono se sia opportuno (o meno) vaccinare i propri figli. Un discorso esacerbato dal decreto sull’obbligo delle vaccinazioni e dai casi recenti di decesso di bimbi in seguito a complicazioni dovute al morbillo. Ci ha pensato l’Istituto superiore della Sanità a fare chiarezza sui vaccini: che non fanno male e che anzi evitano il ritorno di patologie quali il morbillo. Stando a pareri illustri come quelli del dott. Principi, però, il vaccino può anche causare delle reazioni allergiche gravi in alcuni bambini, ma la casistica e di uno su un milione di vaccinazioni. Ad ogni modo, insieme al vaccino, si consiglia sempre una terapia di rinforzo immunitario tramite integratori alimentari come la lattoferrina, reperibile presso case farmaceutiche come Giuliani, che supportano l’organismo contro le malattie infettive.

Ma la Regione Lombardia, oltre a richiedere l’obbligo delle vaccinazioni anche per gli operatori sanitari coinvolti nel settore dell’assistenza ai minori, ha posto l’accento anche su una migliore fase di farmacosorveglianza: ovvero quell’insieme di strategie volte al monitoraggio e al controllo relativo all’efficacia e all’utilizzo dei vaccini, un compito che appartiene al Ministero della Salute e che, secondo la Lombardia e la Liguria, attualmente non risponde a dei criteri efficaci.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Agosto 2017
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