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Anestesie, in sala operatoria interventi in totale sicurezza

Con il dottor Luigi Locati, responsabile dell'anestesia a Legnano abbiamo parlato di anestesie, vantaggi e possibili complicanze

Dalla più leggera alla narcosi: nella vita a molti sarà capitato di dover affrontare un intervento e di essere anestetizzato. Proprio sulle anestesie abbiamo dedicato lo smart news salute grazie all'intervento del dottor Luigi Locati,responsabile dell'anestesia a Legnano, che ci ha spiegato alcune differenze: «La più conosciuta è l'anestesia generale dove si induce un coma farmacologico con barbiturici ed ipnotici e dove il paziente è assistito da un punto di vista meccanico per la respirazione. Meno conosciute sono le anestesie miste – ha sottolineato Locati – dove si associa un'anestesia generale blanda ad un'anestesia loco-regionale. Il vantaggio è quello di evitare la somministrazione endovenosa di morfinici che impattano negativamente sul transito gastrointestinale». 

Controindicazioni assolute oggi non esistono, semmai per Locati «esiste un problema etico nel portare al tavolo operatorio pazienti anziani con demenza senile avanzata, dove bisogna arrivare a scelte condivise con tutti i sanitari».

Le anestesie più delicate sono quelle endovenose che «nella nostra realtà legnanese vengono frequentemente praticate – ha commentato il dottor Locati –, sono anestesie che consentono, per esempio, il monitoraggio neurofisiologico durante gli interventi neurochirurgici. Il paziente è completamente sedato per via endovenosa e il piano anestesiologico viene monitorato attraverso un parametro che è direttamente derivato dal tracciato elettroencefalografico. Le complicanze dell'anestesia possono essere generiche, quali reazioni avverse farmacologiche, oppure il mal di gola post anestesia, piuttosto che complicanze riconducibili all'ecomobilità». 

Fondamentale infine la sicurezza del paziente chirurgico in sala operatoria: «Sotto queso aspetto parliamo del monitoraggio, che da dicembre è obbligatorio per legge per controllare possibili aritmie pericolose per il paziente, per esempio. La sicurezza è poi determinata dalle check list e dall'aspetto strutturale e organizzativo del blocco operatorio, con un'area di sosta per il paziente dove resta dopo l'operazione fino a completa stabilizzazione dei parametri vitali». 

Sotto l'intervista al dottor Luigi Locati.

Redazione
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Pubblicato il 13 Luglio 2017
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