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Il direttore socio sanitario, la figura chiave per il “Patto di cura”

Il nuovo dirigente socio-sanitario Giancarlo Iannello ci ha parlato del "Patto di cura" che a fine estate sarà concretizzato.

Rappresenta il "collegamento" fra il territorio e l'Asst Ovest Milanese, la figura "chiave" per l'imminente "Patto di cura" che a fine estate sarà definitivamente concretizzato. Stiamo parlando del direttore socio-sanitario, che a Legnano non è altri che il dottor Giancarlo Iannello (nella foto). Il ruolo dirigenziale, introdotto con la riforma della sanità, in precedenza era ricoperto dalla dottoressa Marina Gerini.

Sarà proprio Iannello che, di concerto con le altre figure della direzione strategica e sotto la guida del direttore generale Massimo Lombardo, seguirà da vicino l'evolversi di una "Rete di presa in carico del paziente" sul territorio locale. Una sorta di contratto tra l'utente e il "gestore", ossia ospedali e associazioni di medici generici. «Un progetto complesso che andrà a completare la riforma sanitaria – ci ha spiegato il dottor Iannello -. Il "Patto di cura" dovrebbe rendere più semplice e più efficiente la gestione del malato. Ricordo che sul nostro territorio di competenza contiamo 400mila assistiti in carico a 250medici. Di questi 153mila sono pazienti cronici, tra i quali 6mila con maggior complessità e 56mila di secondo livello (i pazienti cronici, infatti, vengono classificati secondo tre diversi livelli di gravità, in ordine decrescente dal primo al terzo, ndr)».

In sintesi, le Asst e le associazioni di medici di base, ed i privati, purchè accreditati e a contratto, interessate entro lunedì 31 luglio potranno autocandidarsi come "gestori", cioè come coloro che potranno sottoscrivere il patto di cura con i pazienti cronici. Una volta valutati i requisiti e stilato l’elenco degli idonei, ciascun paziente fragile riceverà da ATS la lista dei gestori indicati per la propria patologia e potrà liberamente scegliere con quale sottoscrivere il patto di cura. Come già annunciato dalla Regione, l'intento è quello di superare la visione “verticale” delle cure. «Il gestore – ha specificato Iannello – dovrà mettersi a “fianco” del paziente, accompagnandolo, orientandolo  e sostenendolo nell’intero percorso di presa in carico attraverso un vero plan di cura».

Sarà proprio in questo contesto che opererà il nuovo direttore socio-sanitario Iannello. Il suo compito principale sarà rappresentato dalla responsabilità organizzativa di tutti quei servizi di cui il cittadino usufruisce sul territorio, come i diversi servizi della vecchia Asl, la psichiatria, ed i servizi per le tossicodipendenze, oltre che la rete materno-infantile«In questi mesi di insediamento ho già preso contatto con diverse associazioni e amministratori di tutti i Comuni che l'azienda copre – ha commentato infine il dottor Ianello –. L'obiettivo è realizzare una rete pronta a dare una risposta assistenziale che non sarà più centrata solo sulla malattia, ma programmata in funzione della domanda di salute, cioè personalizzata in base ai bisogni individuali e al contesto familiare e sociale. Dunque ci siamo: a fine luglio è prevista la scadenza del bando di candidatura e per l'autunno il "Patto di cura" sarà concretizzato e presentato alla cittadinanza»

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Luglio 2017
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