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Droga e ludopatia: su 54mila pazienti lombardi, 969 sono del Legnanese

La Regione corre ai ripari per ottimizzare i servizi destinati al contrasto del fenomeno delle dipendenze...

L'abuso di droghe e la ludopatia restano le dipendenze più diffuse in Lombardia. Il Consiglio regionale corre ai ripari per ottimizzare i servizi. Soltanto nell'Ats – Ovest Milanese si contanto 11mila e 221 tossicodipendenti, 3mila e 108 alcoldipendenti  e 705 giocatori d'azzardo patologico. Di questi pazienti il 20% è in carcere.

La criticità della situazione è tale che proprio in questi giorni il Consiglio regionale ha lanciato l'allarme chiedendo maggior sostegno ai Servizi multidisciplinari integrati (Smi) legati alle Ats (ex Asl) e garantire l’accesso ai servizi a giovani e minori (nel 2016 sono stati trattati 2870 pazienti di cui 2223 nei SerT e 647 presso gli SMI). A tal proposito Federico Lena (Lega Nord) ha chiesto, in sede di Consiglio regionale, di «riconsiderare il sistema di accreditamento e di contrattualizzazione e il relativo incremento delle risorse stanziate con riferimento agli Smi. Così da assicurare la continuità assistenziale in modo omogeneo sul territorio e una presa in carico tempestiva».

Nello specifico, su 54mila lombardi affetti da dipendenze, il 30% è in cura nell'Ats di Milano. Di questi 969 sono pazienti del distretto di Legnano. Degli oltre 15mila pazienti dell'Ats locale circa 3mila e 300 sono in trattamento alle tre strutture carcerarie: Carcere di Opera e Bollate, Casa Circondariale di San Vittore ed il Penale minorile. 

In Lombardia sono 94 le strutture accreditate, di cui 84 SerT (Servizi per le Tossicodipendenze) e 10 Smi. Nel territorio della ATS Milano sono presenti anche due Servizi Privati accreditati (SMI) situati in zona Lambrate a Milano che, nel corso del 2016, hanno avuto in carico 1.615 pazienti pari al 12% dell’utenza totale ATS. 

 «Fra le altre richieste di cura raggruppiamo le pratiche di adozione, le valutazioni per i tribunali come il trattamento di famigliari in assenza del paziente – spiegano dall'Ats -. Nei servizi della ATS Milano non trattiamo i soggetti con dipendenza da tabagismo come patologia primaria. Tali pazienti sono trattati da specifici altri servizi.  Rileviamo infine che, al di là della domanda di cura primaria, i pazienti in trattamento spesso dichiarano forme di policonsumo e polidipendenze spesso associando dipendenze da alcol e da sostanze illegali. Ovviamente anche la dipendenza da tabagismo, come forma di patologia non primaria è comunque oggetto di intervento».

Secondo  l'assessore al Welfare, Giulio  Gallera, la cura e la riabilitazione delle persone con problemi di dipendenza da sostanze o comportamentale dev'essere una priorità:  «La nostra rete dei servizi è diffusa capillarmente sul territorio e costituisce un sistema di intervento tutt'oggi portato ad esempio dalla maggior parte dei Paesi occidentali. Il mio impegno è quello di ripensare le modalità di azione dei servizi pubblici e privati al fine di prevenire le cronicizzazioni».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Aprile 2017
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