Il picco influenzale è superato, ma è atteso in anticipo l'allerta per le malattie esantematiche infantili come morbillo, varicella ma anche pertosse che, lentamente, torna a creare qualche allarme. 

A confermarlo il dottor Pierangelo Clerici, direttore Microbiologia dell'Ospedale di Legnano e presidente di Amcli che punta il faro verso la questione della copertura vaccinale. «Seppur, a livello nazionale a fine gennaio sono stati allettati ben 458mila italiani, il picco epidemico è in fase calante – spiega il prof Clerici -. I dati ufficiali sono ancora fermi a gennaio, ma possiamo dire che le fasce più colpite restano gli anziani. Quello di quest'anno ha colto impreparate molte persone: il virus si è presentato con un ceppo diverso da quello dello scorso anno. Nonostante la mancanza della copertura parziale i dati sono in linea».

Gli sbalzi di temperatura che stanno caratterizzando la fine dell'inverno potrebbero anticipare l'ondata di malattie esantematiche nei bambini. 

«A livello nazionale la copertura vaccinale non  è abbastanza e questo può portare a piccole epidemie – commenta il primario -. Meno bambini sono vaccinati, più diventa facile che anche quelli che non si sono potuti vaccinare o che non rispondono al vaccino, possano contrarre la malattia».

La disinformazione e il timore diffuso tra le famiglie ha quindi portato un sostanziale abbassamento della copertura vaccinale e il morbillo è tornato a far paura: «È una malattia che può essere mortale a causa delle complicanze. Non è da sottovalutare nemmeno la pertosse: dopo diversi anni siamo tornati a registrare decessi. Un fatto incredibile, dato che si pensava fossero malattie ormai controllabili».