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La malinconia esistenziale non è depressione

Il dottor Travasso del Cps ci ha spiegato cos'è la depressione...

La malinconia esistenziale non è depressione, accettatela in quanto vi porta ad incontrare l'altro. È il consiglio il dottor Bruno Travasso dirigente medico del Cps dell'Asst Ovest Milanese (che comprende Legnano, Parabiago e Cuggiono).

La depressione è una malattia: un disturbo dell'umore che porta il paziente a perdere la voglia di vivere.

Nell'arco del 2016 i tre Centri Psico Sociali dell'ospedale di Legnano hanno individuato 1300 persone con sindrome depressiva. Sono dati preoccupanti, in linea con l'analisi pubblicata recentemente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel quale si legge: «la depressione entro il 2020 raggiungerà il secondo posto, dopo le malattie cardiovascolari».

A tracciare il quadro, con il dottor Travasso, anche il medico Paola Vittorina Negri, che ricopre il ruolo di psichiatra del Cps. «Su 4mila contatti almeno un terzo ha presentato segni di una sindrome depressiva – spiega il medico Negri -. Le donne sono i soggetti più colpiti probabilmente per questioni ormonali: periodi più sensibili sono l'adolescenza, post partum e menopausa. La depressione colpisce tutte le età ed è una patologia genetica. Si è infatti riscontrato che la percentuale di essere colpiti si alza, se un familiare ne ha sofferto. Certo, non è una formula matematica, ci sono anche altri fattori che incidono».

Un soggetto con predisposizione quando incontra una particolare circostanza, come un lutto, può cadere in uno stato depressivo in cui lo stato di turbamento è di fatto estremo: «Teniamo conto che è alta la percentuale di coloro che portano il "seme" della depressione ma non tutti lo sviluppano commenta il dr. Travasso –: sono infatti pochi coloro che hanno una depressione forte. Sono molto accurati i colloqui con i pazienti che presentano sintomi sospetti: solo in sede di colloquio si può valutare se ciò che sta avvenendo è solo un momento difficile della vita, superabile oppure una condizione più grave».

La depressione può diventare invalidante. «Una persona depressa è incapace di reagire agli eventi, non riesce a reagire per affrontare le circostanze  – afferma la dr.ssa Negri –. La depressione non porta di conseguenza al suicidio e non va confusa con l'ansia o il panico. Solo in caso di necessità reale vengono prescritti farmaci antidepressivi che sono strumenti utili per permettere al paziente di vivere una vita normale. Vanno ad agire sul "circuito idraulico" del cervello, regolando la sensibilità dei neuroni verso i mediatori».

La malinconia esitenziale, infine, non è depressione ma uno stato d'animo umano: è un momento di tristezza indispensabile che va gestito, assecondato e non contrastato. «Accettatela è solo sensibilità conclude il dr. Travasso. È uno stato positivo: ci rende più sensibili verso gli altri. Il vero campanello d'allarme è quando la tristezza si fa estrema».

Di seguito i recapiti dei tre Cps dell' Asst Ovest Milanese:
Legnano (via Colombes, telefono 0331-1776001)
Parabiago (via Spagliardi 19, telefono 0331-1776241)
Cuggiono (via Badi 4, telefono 02-9733478)

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Febbraio 2017
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