Più di mille i vaccini contro la meningite somministrati nel solo mese di gennaio dall'Asst di Legnano. Numeri importanti secondo il dottor Domenico Arensi che si sta occupando del servizio attivo a Legnano e nei tre ospedali dell'azienda sanitaria. «Dall'inizio dell'anno a martedì 31 gennaio, sono stati eseguite mille e 96 vaccinazioni: interessati non solo cittadini spaventati ma anche giovani che ne hanno diritto». 

Secondo il medico, l'allarmismo in città è diminuito «anche se il numero delle chiamate resta considerevole. Abbiamo notato che alcuni cittadini, nonostante abbiano prenotato, non si sono presentati all'ambulatorio». 

Le linee intasate da persone che cercano informazioni impediscono un'ottimizzazione del servizio, perciò il dottor Arensi invita «a confrontarsi con il proprio medico di base e solo nel caso in cui lo si ritiene necessario telefonare per prenotare il vaccino. Inoltre, chiediamo maggior collaborazione con coloro che decidono di non voler più effettuare il vaccino: chiediamo un avviso di annullo così da poter lasciare il posto a chi ha necessità». 

Ricordiamo che secondo i dati pubblicati dal Ministero della Salute nel 2016 sono stati segnalati 178 casi di meningite da meningococco, con un’incidenza in lieve aumento rispetto al triennio 2012-14, ma in diminuzione rispetto al 2015. «Ciò è dovuto alla presenza in Toscana di una trasmissione più elevata che nel resto d’Italia, dove la situazione è costante, soprattutto per quanto riguarda l’infezione da meningococco di tipo C negli adulti già notata nel corso del 2014», spiega il medico.

Il numero totale dei casi di meningite, dovuti, quindi, anche agli altri germi indicati «è passato da 1479 nel 2014, a 1815 nel 2015 e a 1376 nel 2016, con una discreta diminuzione rispetto al biennio passato. Per esempio, si sono verificati 940 casi di meningite da pneumococco nel 2016 (rispetto ai 1256 casi del 2015) e 80 da emofilo (rispetto ai 131 del 2015): come si vede una tendenza in diminuzione».

Il Mise precisa che la letalità della meningite è di circa il 10% nei casi dovuti a pneumococco (98 deceduti su 940 pazienti nel 2016) e di circa il 12% nei casi da meningococco (21 su 178 pazienti), che aumenta al 23% nel caso in cui il ceppo di meningococco sia il C (13 su 51 pazienti). 

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