Crescono i costi della Tari a Nerviano. A denunciarlo è la consigliera comunale Daniela Colombo. La rappresentante di Tutti per Nerviano tuona contro la maggioranza targata Lega, Gin, Con Nerviano e Nerviano +: «tra luminarie e cene prenatalizie, lo scorso 17 dicembre il consiglio comunale ha approvato il piano finanziario della TARI (tassa per i rifiuti urbani) che regala alla “cara Nerviano” un aumento di costi di oltre il 26% rispetto al 2019!». Un aumento di 345mila euro.

«E’ opportuno ricordare che la definizione della tariffa è correlata ai costi inerenti lo spazzamento delle strade, la raccolta dei rifiuti, lo smaltimento e il personale amministrativo – spiega Colombo -; costi prodotti da Gesem nell’erogazione del servizio che per legge devono essere totalmente contemplati all’interno del piano tariffario espresso con la bolletta».

[pubblicita] Dalla nota esplicativa del gestore Colombo sottolinea alcuni punti: «Una crescita dei costi nonostante una riduzione sensibile della quota di rifiuto indifferenziato (-14,48%), frutto di una maggior consapevolezza del cittadino a differenziare con cura; una gara d’appalto fatta per risparmiare sul conferimento del rifiuto indifferenziato che stabilisce per tutto il 2020 un costo di 124,99€/tonnellata rispetto ad una media 2019 di 93-125€/tonnellata. Complimenti per il risparmio; una drastica riduzione dei proventi per la vendita dei rifiuti differenziati, (maggiori proventi significano minori costi in tariffa) nonostante i dati economici ci raccontino di un mercato vivace e profittevole proprio dei materiali sui quali la cittadinanza si sta maggiormente impegnando a differenziare nell’illusione di un ritorno economico oltre che ambientale».