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Rho, i commercianti regalano una borraccia made in China, Giudici: “Autogoal”

Il presidente Panigo: "L'ordine è stato effettuato ad un fornitore italiano ignorando di fatto dove potesse essere fabbricato in origine"

E' scoppiato il borraccia-gate a Rho. Pietra dello scandalo il regalo di una borraccia "made in China" ai consiglieri comunali da parte dell'associazione commercianti rhodense. A sollevare la questione è il consigliere comunale e regionale Simone Giudici (Lega), che ha definito l'omaggio «un po' fuoriluogo».

«Da un lato – spiega Simone Giudici – si lancia un messaggio molto importante, condiviso da tutto il consiglio comunale, ovvero ‘Rho Plastic Free’, e questa è certamente un'ottima scelta. Ma dall'altro però, regalare un prodotto costruito in Cina, proprio da chi più di tutti dovrebbe difendere le produzioni locali, rappresenta un autogoal. Come Lega da sempre ci battiamo per la tutela e la difesa del commercio e fa specie che siano proprio i nostri commercianti i primi a regalare un prodotto straniero. Sinceramente mi auguro che sia stata solo una svista. In ogni caso sia in Comune che in Regione continuerò ad incentivare e promuovere bandi che vadano nella direzione di premiare le nostre botteghe storiche e le loro specificità, e tutelare il commercio locale. Per quanto mi riguarda il ‘Made in Italy’ va tutelato, senza se e senza ma».

[pubblicita] E a queste parole risponde Carlo Alberto Panigo, presidente dell'Unione Confcommercio – Associazione Territoriale di Rho. «Registriamo alcune critiche in merito al luogo di provenienza di questo accessorio che da un lato si, è stato prodotto in Cina, tuttavia dall’altro l’ordine è stato effettuato ad un fornitore italiano ignorando di fatto dove potesse essere fabbricato in origine ribatte Panigo – Riteniamo sia superfluo evidenziare come in larga maggioranza questa tipologia di gadgets vengano prodotti in svariati paesi asiatici – ivi compresa la Cina naturalmente – e come moltissimi oggetti che ognuno di noi utilizza quotidianamente, a partire da smartphone o devices di varia natura, siano della stessa provenienza senza che nessuno se ne stupisca. In ogni caso Confcommercio è da sempre in prima linea per tutelare e promuovere il made in Italy e il valore aggiunto che queste tre parole significano nel mondo caratterizzando l’indiscussa qualità della nostra manifattura».

Le borracce erano state ordinate dalla delegazione Confcommercio di Rho in vista dello Sbaracco di settembre, occasione in cui, come di consueto, i commercianti hanno donato gadget a a fronte di un certo numero di acquisti nei negozi rhodensi. Quest'anno la scelta era ricaduta sulle borracce anche per portare avanti la campagna di sensibilizzazione a livello nazionale di Confcommercio sul tema del plastic-free. «Questa iniziativa – spiega Panigo – è stata accolta con favore ed entusiasmo anche dall’amministrazione comunale e proprio per questa ragione la delegazione Confcommercio ha ritenuto di donare un certo numero di queste borracce/bottigliette anche al consiglio comunale rhodense, in accordo con l’assessorato al commercio; un gesto semplice e simpatico, senza alcun valore politico».

Redazione
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Pubblicato il 04 Ottobre 2019
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