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Crisi di Governo: Conte si dimette, al via le consultazioni

Duro attacco del Premier a Salvini che replica: "Rifarei tutto" - ONOREVOLE OLGIATI: "PIENA FIDUCIA IN CONTE E MATTARELLA"

«Intendo interrompere qui questa esperienza di Governo». Questa la decisione del Premier Conte al termine di un lungo e duro attacco al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, accusato oggi, 20 agosto, in Senato, di avere  perseguito interessi personali e di partito: «Non abbiamo bisogno di uomini con pieni poteri, ma con senso delle istituzioni. Matteo – ha detto Conte – non hai dimostrato cultura delle regole. Chiedere ogni anno di andare al voto è irresponsabile».

[pubblicita] La palla passerà nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che dovrà verificare l'esistenza di un'altra eventuale maggioranza di Governo: «Intendo completare questo passaggio istituzionale nel modo più lineare – ha detto il primo ministro nel suo intervento -, mi recherò dal presidente della Repubblica per consegnare nelle sue mani le mie dimissioni da presidente del Consiglio. Sarà il presidente della Repubblica a guidare il Paese in questa delicata fase istituzionale».

«Rifarei tutto», è stata la replica di Matteo Salvini che «dopo che da mesi c'erano i "signor no" che bloccavano tutto», ha indicato il ritorno al voto come la via maestra da seguire, con un'ultima apertura al M5S prima di andare alle urne: «Se volete tagliare il parlamentari, se volete fare una manovra coraggiosa, noi siamo qui. Se volete governare con Renzi, auguri»

La prima replica a Salvini è stata proprio quella di Matteo Renzi. Dopo essersi rifatto al Vangelo (in risposta al ministro e al suo uso dei simboli religiosi), il senatore PD ha chiesto lo sbarco dei migranti trattenuti sulla Open Arms e ha aperto uno spiraglio al Governo giallo-rosso: «Io non farò mai parte di un eventuale governo tra PD e Movimento Cinque Stelle – ha detto l'ex premier – ma siamo pronti a dare il nostro contributo affinché questa situazione non coinvolga le famiglie italiane».

Forza Italia ha quindi chiesto elezioni il più presto possibile, come Fratelli D'Italia. 

Poco dopo le 20 e numerosi interventi dei senatori ha ripreso la parola Giuseppe Conte in merito alla mozione di sfiducia ritirata dalla Lega ha aggiunto: «No a giravolte. Mi assumo io il coraggio che manca a Salvini, io vado da Mattarella». ll capo dello Stato avvierà le consultazioni domani, mercoledì 21 agosto, alle ore 16.00.

Di seguito le dichiarazioni dell'onorevole legnanese Riccardo Olgiati prima del discorso del premier Conte.

«Siamo in in una situazione quasi comica se non fosse drammatica per il futuro del Paese commenta il deputato legnanese Un ministro dell’interno che in pieno agosto dalla console su una spiaggia apre una crisi di governo a valle di una fiducia ricevuta e di una votazione sulla TAV, in cui è passata la sua linea per mero interesse di partito, salvo poi rendersi conto del clamoroso errore commesso e che ora cerca di addossare colpe ad altri scadendo ancora di più nel ridicolo».

Per Olgiati Salvini «ha perso qualsiasi briciolo di credibilità che aveva» ma ripone piena fiducia in  2 figure nelle quali: «La prima è il Presidente Conte, un uomo che si è trovato catapultato nell’agone politico e che nel giro di un anno si è guadagnato la stima di tutti i più grandi leader mondiali e soprattutto dei cittadini italiani.  La seconda garanzia – prosegue l'onorevole – istituzionale è il Presidente Mattarella, una figura che ho fortemente sottovalutato negli anni precedenti alla mia elezione ma che in questo anno e mezzo ho capito quanto sia fondamentale per la tenuta democratica del Paese. Sarà lui a dettare i tempi e le modalità della crisi a cui probabilmente andiamo incontro. Solo dopo sue eventuali decisioni valuteremo le strade che si apriranno».

«Sicuramente – conclude Olgiate – non abbiamo paura di andare a votare e non abbiamo intenzione di sederci al tavolo con l’altro Matteo (Renzi ndr) che negli anni precedenti ha fatto a pezzi diversi settori principali del paese come la scuola o il mondo del lavoro ma sarà appunto il Presidente della Repubblica, e non un personaggio di bassissimo livello istituzionale come ha dimostrato essere Salvini, a stabilire cosa succederà a seguito delle dichiarazioni di oggi del Presidente Conte»

 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Agosto 2019
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