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Verdi: “Il Parco va tutelato non cementificato”

Con una azione rapida e... invisibile, il gruppo legnanese dei Verdi ha manifestato al parco Falcone - Borsellino contro il progetto della nuova biblioteca

Con una azione rapida e… invisibile, il gruppo legnanese dei Verdi ha voluto manifestare la sua contrarietà all'utilizzo di parte del parco Falcone – Borsellino per il progetto della nuova biblioteca.

Proprio il giorno dopo la pubblicazione delle prime immagini del rendering della struttura, i Verdi hanno affisso uno striscione con un appello: "Il parco va tutelato non cementificato". 

"Rispondiamo così alle affermazioni di questi giorni a mezzo social in cui si afferma che la valorizzazione del Parco stesso debba passare attraverso la costruzione all’interno dello stesso di un seppur moderno, tecnologico Polo della Cultura – leggiamo in un comunicato diffuso anche per ribadire la preferenza per un'area dismessa quale luogo della bibliotca-Si parla di ‘difficoltà’ per un ente comunale, soprattutto di tipo temporale, per effettuare compravendite, ed è vero, poiché la normativa prevede che si passi prima dalla valutazione del Ministero e della Corte dei Conti, portando un piano che dimostri l’effettiva ‘indispensabilità’ dell’operazione, un prezzo congruo e la solvibilità dell’Ente rispetto all’investimento"

[pubblicita]    "Ora – proseguono i Verdi -, essendo la cittadinanza d’accordo all’unanimità sull’indispensabilità di una nuova Biblioteca e data per certa la solvibilità del Comune vista la cifra già messa a bilancio… mancherebbe ‘soltanto’ trovare il giusto immobile al congruo prezzo. Certo, sono situazioni che richiedono tempo, pazienza e tanto lavoro tecnico e amministrativo e soprattutto è probabile che ‘una sola legislatura comunale’ non basti per vedere l’opera iniziare, ma in questo modo avremo certamente un investimento più ‘pensato’, utile e condiviso".

"Ma se al contrario l’obbiettivo è fare ‘qualcosa’ come Giunta in carica solo per far vedere che ‘noi facciamo e gli altri no’ allora i risultati sono questi: scelte frettolose, litigi, spaccature e il colore politico sempre davanti all’effettivo interesse del cittadino", la conclusione del gruppo più in chiave sociale che ambientale, ma che non toglie nulla all'obiettivo primario: no al cemento in un parco.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Agosto 2019
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