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Legge sui defibrillatori, 60mila vite da salvare: “Coronamento di un sogno”

La nuova legge "salva vita" è stata approvata all'unanimità alla Camera - Soddisfatto anche il parlamentare legnanese Riccardo Olgiati (M5S)

Tutti d'accordo sul nuovo disegno di legge per l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici ed automatici fuori dagli ospedali. La Camera ha dato il suo via libera nei giorni scorsi alla legge "salva vita". La nuova legge, che dovrà ancora passare al Senato, è stata accolta come il «coronamento di un sogno» da parte di 60mila vite da salvare, la onlus nata nell'Alto Milanese che da anni si occupa di diffondere la cultura dell'emergenza.

[pubblicita]I PUNTI DELLA LEGGE – La novità più grande è quella del "buon samaritano": chiunque utilizzerà un dae nel tentativo di salvare una vita non dovrà temere possibili conseguenze legali, come poteva invece accadere oggi. Ma non solo: i defibrillatori saranno obbligatori nei luoghi pubblici come stazioni, aeroporti, porti, uffici, mezzi di trasporto a lunga percorrenza (con tratte oltre le 2 ore senza possibilità di fermate intermedie) e sedi delle pubbliche amministrazioni (quest'ultime entro il 2025). E' sancito l’obbligo di presenza di DAE per tutte le società sportive sia durante le gare ufficiali, sia durante gli allenamenti. La cultura dell'emergenza sbarcherà poi tra i banchi di scuola: gli studenti saranno formati all’uso dei defibrillatori. Non mancherà, infine, l'avvio di una campagna di sensibilizzazione e la registrazione di tutti i dae, individuabili con una app.

LE PAROLE DI 60MILA VITE DA SALVARE – «Siamo pienamente soddisfatti commenta il presidente di 60mila vite da salvare Mirco Jurinovich -.Sono almeno dieci anni che lavoriamo insieme ad altre associazioni e società scientifiche con l'obiettivo di liberalizzare l'utilizzo del defibrillatore, come già avviene nei principali Stati europei, e ampliare la platea di persone che potenzialmente possono salvare una vita». «Dopo anni di promesse da parte della politica finalmente abbiamo ottenuto un risultato – continua Jurinovich – e per questo ringrazio gli onorevoli Riccardo Olgiati (M5S), sensibile sull'argomento, Paola Frassinetti, Marco Osnato e Walter Rizzetto di Fratelli d'Italia che ci hanno permesso di partecipare alla presentazione di alcuni progetti di legge assorbiti in questo disegno di legge, e i relatori della legge Giorgio Mulè (Forza Italia), Mara Lapia (M5S) e Leda Volpi (M5S). L'intenzione politica è quella di calendarizzare la discussione in Senato già a settembre. Noi saremo vigili, una volta che la legge dovesse essere approvata definitivamente, per la sua reale applicazione». Questa vittoria Jurinovich la dedica a una persona che non c'è più: Marco Bandera, uno studente del Bernocchi deceduto per arresto cardiaco nel 2001, giovanissimo. «Proprio da lui – ricorda Jurinovich – è partito tutto lo stimolo per questa battaglia».

IL COMMENTO DI OLGIATI (M5S) – Soddisfazione arriva anche da parte del parlamentare legnanese Riccardo Olgiati, una delle 502 lucine verdi alla Camera che hanno approvato questo disegno di legge che andrà a incidere sulla vita dei cittadini: «Se oggi siamo arrivati quì è grazie a tutte quelle associazioni che nei territori hanno fatto sensibilizzazione su un tema di importanza vitale, in tutti i sensi! Nell’Alto-Milanese abbiamo la fortuna di averne una delle più attive nel panorama italiano, l’ormai arcinota 60milavitedasalvare, che non smetterò mai di ringraziare per avermi portato a conoscenza di questo tema importantissimo».

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Agosto 2019
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