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Lega: “Il ricorso al Consiglio di Stato è partito”

"Dovesse essere respinto, per assurdo, avremmo accelerato, non allontanato, la chiamata al voto", il commento dei leghisti che ribadiscono la loro onestà nell'agire politicamente

"Il ricorso al Consiglio di Stato, dopo l'ordinanza cautelare del TAR che ha sospeso il consiglio comunale di Legnano, è partito". Così, questa mattina, sabato 20 luglio, Mirko Gramegna, segretario cittadino della Lega, al gazebo collocato al mercato anche oggi frequentato da diversi legnanesi che hanno deciso di tesserasi alla sezione legnanese.

"Siamo davvero soddisfatti – spiega Gramegna – per le adesioni che stiamo registrando e per la partecipazione alla nostra causa. Il ricorso è un passo legittimo, autorizzato dalla legge. Chi lo critica vuole privarci di un atto cui abbiamo assolutamente diritto".

"Per assurdo – prosegue Angelo Magnoni, portavoce della Lega- se il Consiglio di Stato non dovesse accogliere il ricorso, la nostra scelta finirebbe per accelerare il percorso che porterà Legnano al voto. Premesso che le regole valgono per tutti, è folle additarci come disonesti. Noi rispettiamo le regole e facciamo quello che la legge ci consente". [pubblicita]   

 In serata, alla commemorazione di "Libera" per Falcone e Borsellino, la notizia del ricorso ha colto un po' di sorpresa l'avvocato Alberto Fedeli, legale del Comitato Legalità a Legnano: "In questo momento non ho ancora ricevuto notifica del deposito", il suo commento mentre consultava la mail sul cellulare.

Ricorso al Consiglio di Stato, da una parte. Decreto del presidente della Repubblica per lo scioglimento del consiglio comunale, dall'altra. In mezzo, una città in attesa.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Luglio 2019
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