«Prima le associazioni cerresi». Lo slogan che strizza l'occhio al linguaggio leghista viene ripreso dall'ex candidato sindaco della lista civica esclusa dal consiglio comunale Progetto Comune ed ex presidente della Pro Loco Alex Airoldi. E Airoldi lo riprende come provocazione dopo la polemica sorta per il concerto del 1 giugno "Musica in villa", per il quale il Comune di Cerro Maggiore ha destinato all'associazione culturale di Nerviano MusiCuMozart 4.400 euro. Pochi giorni fa anche la lista Bene Comune aveva chiesto delucidazioni in merito durante l'ultimo consiglio comunale.

[pubblicita] E dopo le spiegazioni del governo cittadino, Airoldi e i suoi, pur «non volendo, per ora, entrare nella discussione del rispetto del regolamento comunale», rimangono «attoniti da quanto si evince dalle risposte della maggioranza, in consiglio comunale, ed a mezzo stampa. Basiti, perchè fa sinceramente male al cuore registare che scelte intraprese sono a discrezione della maggioranza. Fa male perchè sulle associazioni, sugli aiuti, sugli spazi da dare a loro, tutti dovremmo avere un unico sentire; dovremmo evitare di creare possibili figli e figliastri, dobbiamo fuggire dal pensiero di un rinnovato MinCulPop, il famoso ministero di cultura popolare, scelto da chi governava, dobbiamo essere, almeno, noi lo siamo, fortemente campanilisti, dove dovremmo avere un cuore che batte all'unisono e che non dice ora, prima gli italiani, ma prima le associazioni cerresi».

I dubbi sollevati da Airoldi sono molteplici: Airoldi parla di un supporto per la documentazione che non è garantito in egual misura per le associazioni cerresi e scarso dialogo con le realtà locali. A questo, poi, aggiunge due sferzate a due membri della giunta: «Perchè dobbiamo assistere a qualche assessore che, forse credendosi un moderno sceriffo si presenta in tono polemico alle iniziative solo per verificarne la sicurezza ? Perchè non cercare e creare un vero dialogo con le associazioni cittadine? E non mi si dica che dialogo c'è; è sotto gli occhi di tutti la recente serata che ha visto due eventi in contemporanea nel nostro comune: logico sarebbe stato chiamare le associazioni e cercare, col dialogo, di spostarne una, ma forse chiediamo troppo all'assessore allo sport e tempo libero. Il dialogo e le regole chiare ed uguale per tutti sono sinonimo di democrazia e rispetto».