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Venturini: «Le dichiarazioni di Fratus non reggono»

L'ex assessore alle opere pubbliche replica alle affermazioni del primo cittadino. LAZZARINI E LAFFUSA, ECCO I NUOVI ASSESSORI

Che Laura Venturini non sarebbe uscita di scena in silenzio, era sembrato chiaro fin dalle prime battute della "metamorfosi" della squadra di governo di Gianbattista Fratus, conclusa martedì 12 gennaio con l'ingresso ufficiale in giunta di Daniela Laffusa e Chiara Lazzarini.

E adesso l'ormai ex assessore alle opere pubbliche di Palazzo Malinverni sceglie di replicare al primo cittadino per raccontare la propria versione dei fatti, perchè «quanto dichiarato non regge alla prova dei fatti realmente accaduti».

«Venerdì 8 febbraio – sottolinea Venturini – il sindaco revoca le deleghe all’assessore alle opere pubbliche con motivazioni differenti rispetto a quelle registrate mercoledì 6 febbraio nell’apposita conferenza stampa», senza trovare «motivazioni proprie» ma copiando «esattamente le frasi già usate, in analoga circostanza, dal suo collega del Comune di Rogolo».

«In questa circostanza – continua l'architetto – il sindaco di Legnano dimostra di poter essere un perfetto protagonista da commedia goldoniana: dalle dichiarazioni rilasciate da Fratus i problemi con la sottoscritta sarebbero emersi successivamente alla giunta del giorno 29 gennaio, dimenticando però che nella mattinata di giovedì 31 gennaio ero con lui in ZTL per verificare dei lavori, con la presenza dei tecnici, e in tale occasione il sindaco avrebbe potuto benissimo parlarmi, ma questo non è avvenuto, anzi l’incontro è stato cordiale e collaborativo come sempre sino ad allora».

«Venerdì 1° febbraio alle 14.30 sono stata convocata a Palazzo Malinverni dal vicesindaco Cozzi, il quale, senza alcun convenevole e motivazione, mi ha chiesto di rassegnare le dimissioni – aggiunge l'ex assessore –; contrariamente, se non l’avessi fatto, disse che avrebbe provveduto a far sottoscrivere al sindaco il decreto di revoca. Nell’occasione dissi a Cozzi che avrei voluto un contraddittorio guardando negli occhi il sindaco; gli dissi che avrei lasciato la delega assessorile solo se il sindaco mi avesse revocato l’incarico ricordandogli il fatto che, oltre a non essere mai venuta meno a miei impegni di assessore, in soli 18 mesi ho portato avanti tutti i più importanti obiettivi di mandato, approvando interventi, forse non da tutti condivisi, per oltre 23 milioni di euro (record storico per il Comune di Legnano)».

La richiesta di rassegnare le dimissioni, peraltro, «mi era stata precedentemente anticipata da Chiara Lazzarini alle 12 di martedì 29 gennaio – sottolinea Venturini –: entrata per la prima volta nel mio ufficio a palazzo Malinverni, mi disse che la rinuncia all’incarico di assessore era un atto dovuto visto che il sindaco aveva dato il benestare ad un suo imminente ingresso in giunta. Come gli addetti ai lavori sapranno, la mia uscita da palazzo Malinverni, voluta dalla coppia Cozzi/Lazzarini con la benedizione di Fratus, alla luce dei fatti è risultata essere la naturale conclusione di una manovra – di bieca politica nostrana autoreferenziale – che nulla ha a che vedere con competenza e meritocrazia tanto che non ho mai avuto nessun richiamo e/o osservazione dai direttivi politici del mio partito».

Nella sua ricostruzione, Venturini conferma la telefonata con il sindaco sabato 2 febbraio: «Mi ha chiesto personalmente un incontro per il giorno di lunedì 4 febbraio, appuntamento questo che sono stata costretta a rinviare per motivi personali. Il giorno seguente mi sono presentata in giunta, portando tra l’altro una delibera e a differenza di quanto dichiarato da Fratus posso dimostrare che non stavo scappando e in risposta al suo invito a restare ho detto "… sono venuta apposta". Ultima precisazione riguardo a questa misera storia di provincia; la decisione di uscire dalla chat (forse che WhatsApp sia divenuto un organo ufficiale?) è avvenuta solo domenica 3 febbraio e il rinvio di appuntamenti precedentemente fissati a seguire, quale logica conseguenza in attesa di un confronto con il sindaco», anche a fronte di alcuni articoli di stampa.  

«Lascio con un meraviglioso ricordo della mission istituzionale che ho avuto l’onore di esercitare per circa un anno e mezzo – conclude Laura Venturini –: questa esperienza mi ha permesso di conoscere, da un pulpito privilegiato, l’enorme potenziale e le vere problematiche della città in cui vivo. Il mio impegno personale per Legnano e per i miei concittadini continuerà per sempre». 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Febbraio 2019
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