«Dal Pd nessun passo concreto per ottenere il vincolo architettonico dell'ex Manifattura di Legnano». Documenti alla mano, l'attuale assessore all'urbanistica, Gianluca Alpoggio, replica alle critiche avanzate dal partito di opposizione. «I democratici "vantano" di avere avviato la richiesta di verifica di interesse culturale – spiega Alpoggio -, ma oltre quella lettera inviata il 6 agosto del 2015 al Segretariato Generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, con allegata la relazione storico-architettonica dello stabile, ben poco è stato fatto: tutto è rimasto in una fase meramente interlocutoria». 

La risposta del Ministero alla richiesta dell'allora amministrazione arrivò pochi giorni dopo, il 13 agosto 2015. Pur ritenendo «condivisibile l'istanza proposta», furono però richieste «informazioni precise sull'assetto proprietario del complesso immobiliare». Il Comune rispose al Ministero e alla Soprintendenza una decina di giorni dopo, comunicando che la proprietà della ex Manifattura, in linquidazione in concordato preventivo con legale rappresentante e liquidatore sociale la d.ssa Claudia Roncoroni, era (ed è) privata. Il 5 settembre 2015 il Ministero invitò così la Soprintendenza a «valutare l'opportunità di sottoporre l'ambito in questione ad uno specifico provvedimento di tutela, avviando, se del caso, il procedimento». 

«Questa – mostra Alpoggio – fu l'ultima traccia di comunicazioni tra gli enti. Ecco perchè sono dovuto ripartire da zero. Chi ci ha preceduto non ha avviato alcuna procedura per ottenere il vincolo architettonico pur avendo ricevuto pareri favorevoli. Tengo poi a precisare che nel 2015 non era ancora stata predisposta la variante al Pgt».