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Nuova pista ciclabile a Rescaldina, per la Lega è tutto da rifare

La Lega sceglie l'ironia per dare voce alle proprie perplessità sui nuovi tratti di pista ciclabile realizzati a Rescaldina grazie ai fondi stanziati dal Pirellone

In copertina, un'immagine di repertorio di una pista ciclabile


La Lega sceglie l'ironia per dare voce alle proprie perplessità sui nuovi tratti di pista ciclabile realizzati a Rescaldina grazie ai fondi stanziati dal Pirellone tramite il bando regionale finalizzato ad individuare le proposte per la mobilità ciclistica da cofinanziare con le risorse del Programma Operativo Regionale 2014/2020 del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. 
Al bando Rescaldina aveva partecipato in cordata con Parabiago (comune capofila) e Cerro Maggiore, ottenendo un contributo a fondo perso di 1.327.425 euro, ovvero il 63.19% dell'importo complessivo necessario per la realizzazione dell'opera, complessivamente pari a 2.100.557 euro.

Ma la nuova rete ciclabile ha lasciato più di un dubbio al Carroccio rescaldinese. «Le piste ciclabili sono un'opera sacrosanta – spiega il segretario cittadino Ambrogio Casati –, ma andavano realizzate diversamente, con caratteristiche che permettessero un'intergazione migliore nel tessuto di Rescaldina». E per mettere in luce le problematiche riscontrate dal gruppo che rappresenta, Ambrogio Casati ha optato per un "racconto" in chiave ironica, dove le iniziali e i nomi utilizzati sono di pura fantasia.

Di seguito il testo integrale inviato in redazione dal segretario della Lega di Rescaldina.


Finalmente anche a Rescaldina è arrivata la pista ciclabile intercomunale, colmando cosi una esigenza molto sentita in paese. La pista non è ancora stata inaugurata, ma la voglia di "assaggiarla" è tanta che non resistiamo alla tentazione. Io e il mio amico Gl.C. decidiamo pertanto di provarla.
Ci troviamo alle 10 precise in Piazza Mercato: io con la mia "Ganna" totalmente normale, tanto da sembrare fuori moda; Gl.C. con una più aggiornata City Bike.
Casco in testa, perché non si sa mai, e "pronti, partenza, via", dalla via SilvioPellico verso la provinciale.
Ci sentiamo totalmente protetti dal basamento in cemento largo 50 centimetri e alto 18, che taglia in due parti la carreggiata, dando finalmente alla bicicletta lo spazio che merita. Già, la bicicletta: il primo vero, grande simbolo della libertà. Ti senti finalmente padrone di te stesso e puoi andare dove vuoi, quando vuoi e come vuoi.
Partiamo quindi affiancati visto l'ampio spazio a nostra disposizione (2,50 metri). Ma dopo 27 metri un brusco impatto con il camioncino del sig. B., il quale sta uscendo da casa sua e ci taglia cosi la strada. Ma lui abitava già li prima della pista ciclabile, quindi di colpe non ne ha.
Proseguiamo per altri 37 metri e li la pista ciclabile si interrompe. Niente di grave, forse continua sulla nostra sinistra, dall'altra parte della carreggiata, visto che un altro pezzo (a fianco al cortile della Torre) è già pronto.
Scendiamo e conduciamo a mano le nostre bici sulle strisce pedonali e risaliamo in sella. Lì, favoriti dalla leggera pendenza, ci lanciamo col vento fra i capelli (si fa per dire), per altri 42 metri, fino all'incrocio con via Gramsci, utilizzando il marciapiede, per il momento.
Lì ci fermiamo e, come si faceva una volta, guardiamo a sinistra e a destra, e quindi attraversiamo.
Tosto, svoltiamo a destra in via della Libertà, dove ritroviamo subito il nostro basamento: le misure sono sempre quelle di prima.
Dopo 23 metri ci troviamo la macchina del sig. M. di traverso; questi scende, chiude il cancello dietro di sé e, dopo averci educatamente salutato, se ne va, lasciandoci cosi strada libera.
Senonché dopo 29 metri troviamo ferma in mezzo alla nostra carreggiata riservata, la macchina del sig. B., che sta entrando nel cortile di casa sua. Lasciamo fare e proseguiamo.
Ma ecco, pochi metri più avanti, un SUV fermo proprio sulla pista ciclabile. Suoniamo disperatamente i nostri campanelli, ma niente da fare. A parte la cafonaggine di questo individuo, di sicuro non di Rescaldina, la domanda è: come ha fatto costui a superare il basamento? Ed ecco spiegato a cosa servono i SUV in provincia di Milano.
Altri 39 metri e stavolta c'è lo stop. Su questo niente da dire, anche la bicicletta lo deve rispettare. Senonché la pista ciclabile continua dall'altra parte della carreggiata. Quindi, sentendoci emuli del grande Ingemar Stenmark, saltiamo sulla nostra destra e lì finalmente via, senza più ostacoli, per ben 81 metri, verso la provinciale.
Già, la provinciale. Per attraversarla ci impieghiamo 1' e 47'', sempre seguendo l'antico metodo di guardare a sinistra e a destra. Ed eccoci al di là (staccato) della provinciale.
La pista ciclabile e il suo rassicurante basamento procede verso Cerro Maggiore, ma in quel punto i lavori sono in corso. E adesso cosa facciamo? Gl.C. dice andiamo all'Auchan. Ma non devo comprare niente!
Allora andiamo a Cerro Maggiore ! Veramente non ho né parenti, né conoscenti lì, cosa ci andiamo a fare? Decidiamo così, di malavoglia, di tornare indietro.
Riattraversiamo la provinciale e stavolta ci mettiamo solo 1'e22'': è un momento di stanca, capita anche alle più importanti arterie.
Rifacciamo il precedente percorso, al contrario: il SUV è ancora li, ma tant'è. Per fortuna né B. né M. ci ostacolano più; d'altronde uno è appena rientrato e l'altro è appena uscito.
In via Pellico rimettiamo piede a terra per attraversare il passaggio pedonale ed eccoci arrivati sani e salvi, grazie al basamento 50×18.
Abbiamo percorso, tra andata e ritorno 982 metri: però! Quasi un chilometro in tutta sicurezza.
Ora io e Gl.C. ci salutiamo. Io ho qua la mia 4×4 posteggiata in piazza Mercato, con carrellino portabicicletta, dice Gl.C. Beato te. Io abito in via Luigi Cadorna, per ora. Perché vuoi cambiare casa? No, pare che vogliano cambiare il nome della via.
Ma lasciamo perdere. Ho ancora un gran bel pezzo di strada da fare "allo scoperto". Speriamo in Santa Elisabetta, protettrice della bicicletta.

Ambrogio Casati – segretario Lega Nord Rescaldina

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Novembre 2018
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