L'11 ottobre era il termine di consegna della nuova piazza di Garbatola. Passata questa data, il cantiere non è ancora chiuso e le opposizioni presenti nel consiglio comunale di Nerviano sottolineano il ritardo registrato.

DISAGI AI COMMERCIANTI. Il ritardo dei lavori non segna solo i residenti, ma anche i commercianti. E a sottolinearlo è la lista di minoranza Gente per Nerviano. GpN parla di «ingenti danni economici alle attività (poche rimaste) della frazione. Chiederemo ufficialmente che vengano applicate le penali sui ritardi e che tali penali si trasformino in un risarcimento economico alle attività della frazione.
Dietro le attività danneggiate ci sono famiglie ed investimenti che rispetto agli stessi periodi dello scorso anno registrano fino al 50% degli incassi in meno».

"L'AMMINISTRAZIONE DEL FARE… MA BISOGNEREBBE SAPER FARE". Fare non corrisponde sempre al fare bene. Ne è convinto il consigliere di Scossa Civica ed ex sindaco Sergio Parini. «"L'amministrazione del fare": così si autodefiniscono in maniera stucchevolmente pomposa – scrive Parini sui suoi social commentando la vicenda della piazza di Garbatola –. La verità è che sono bravi solo nella propaganda e nella mistificazione. Sulla competenza e sulla programmazione parlano i fatti. Questo cantiere – non dimentichiamolo – comprende anche via Tonale e i tratti di via S. Francesco e S. Carlo: un cronoprogramma esageratamente abbondante prevedeva ben 5 mesi di lavoro, in un periodo, quello estivo, con traffico ridotto e con giorni di maltempo che si sono contati sulle dita di una mano. Si poteva ragionevolmente finire il tutto con due mesi di anticipo, ciò nonostante si è riusciti a sforare le tempistiche, senza che sia stato terminato nessun tratto appaltato, con la situazione grottesca di lavorare sotto la pioggia per recuperare qualche giorno, così da consentire al fautore della “Nerviano al massimo” (sic!) di mettere in bacheca l’ennesima inaugurazione in ritardo». Parini critica la scelta di esecuzione dei lavori: «i lavori vengono eseguiti al contrario, impegnando la piazza a partire dall’apertura delle scuole e dall’attivazione a tempo pieno dei flussi, riuscendo a danneggiare cittadini ed attività (le poche rimaste…) economiche. Ma non contenti dei disagi causati si riesce anche a prolungarli».

«Per adesso  – conclude il rappresentante della minoranza – rimaniamo in religiosa attesa di quale scusa verrà accampata per un ritardo talmente assurdo da non avere giustificazioni, così come rimaniamo in attesa dell’applicazione delle penali alla ditta appaltatrice e, dulcis in fundo, del ristoro alle poche eroiche attività rimaste ad animare Garbatola per i danni causati da una gestione poco accorta delle tempistiche di cantiere».